giovedì 15 gennaio 2015

Una scia di canti.Tagore.XVII





Vaghe parole m’assillano,

ma lascerò il silenzio e la notte

esprimersi lentamente in musica.

Oggi la mia vita è come un eremo,

dove la primavera esita ad agitarsi

e a mormorare.

Non è l’ora per te, Amore mio,

di superare l’ostacolo della mia porta.

Alla sola paura di sentire il tintinnare

dei tuoi braccialetti,

si svegliano echi in giardino.

Le rose, per profumare, devono ancora

aver pazienza;

non dare alle corolle chiuse l’inquietudine

di aprirsi prima del tempo.

- da Petali sulle ceneri -

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