sabato 3 gennaio 2015

Una scia di canti.Tagore.IV









.Il tuo volto affettuoso
s’illuminò sorridendo.
All’alba, nel giardino dei fiori, chiuso in me stesso,
non ho parole.
I primi raggi del sole vanno
in ogni direzione,
come un cespuglio
di loti bianchi,
dimmi chi sei, misericordiosa!
Stai guardando con occhi
pieni di dolcezza,
l’anima della terra rinfresca,
inebria di gioia i fiori.
Che lingua parli?
Che speranza mi dai?
Solo con gli occhi
mi fai sussultare.
Da tutte le parti i fiori
si alzano dicendo:
“Prendimi, prendimi
nel tuo seno!”
Chi chiami vicino a te?
Dove sei seduta?
Tu sei ovunque.
Donando te stessa
riempi la terra
dando la tua pace col sorriso.
Vicino a te tutti aspettano,
sono la mia gente,
come me attenti al tuo affetto,
al tempo dei gelsomini
e degli oleandri.
Per te essere circondata
dai fiori,
unita ai fiori del giardino,
è un gran piacere.
Da ogni parte arriva profumo
e alla luminosità dei tuoi occhi
il mio animo riposa.
L’aroma dei fiori più delicati
è il tocco del tuo corpo,
dolce brezza del mattino.
Donami quello sguardo
di miele,
guardami, sorge nell’animo l’amore!
                                                                  


 - da  Luna crescente -









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