Joy Harjo. 21.
New Orleans
Questo è il Sud. Cerco
testimonianze
di altri Creek,tracce di
voci,
scure ossa color tabacco
che arrivino vagando
per Conti Street,Royale,o
Decatur.
Vicino al Mercato Francese
vedo un cavallo azzurro
raggelato nella prigionia
della pietra in mezzo
a una piazza. Portato
dagli Spagnoli
in un viaggio senza fine
sull’oceano diventò pazzo
furioso. Lo imprigionarono
nella roccia
azzurra,dissero
non parlare.
So che non fu solo un cavallo
a
diventare pazzo.
Vicino c’è un negozio con
avori e coltelli.
Ci sono rocce rosse.
L’uomo dietro
al banco non sa di essere
dentro
pietre magiche. Dovrebbero
scoprirlo prima
che lo distruggano. Queste
cose
hanno memoria,
sapete.
Io ho memoria.
Nuota nel profondo del
sangue,
un delta nella pelle.
Nuota al largo dell’Oklahoma,
nel profondo del
Mississippi. Conduce i miei
piedi a questi luoghi:il
Quartiere Francese,
stanze che sanno di
chiuso,il sole dietro le nuvole dense e
umide,e sento barche che
si trascinano su
e giù lungo il fiume.
Il mio spirito viene qui
per bere,
il mio spirito viene qui
per bere.
Sangue è la corrente sotterranea.
Ci sono voci sepolte nel
fango
del Mississippi. Ci sono
antenati e futuri bambini
sepolti sotto le correnti
mosse da
barche da diporto che
vanno avanti e indietro.
Qui ci sono storie fatte
di memoria.
Ricordo De Soto.E’ sepolto
da qualche parte in
questo fiume,le sue ossa
colate a picco come il tesoro
d’oro che si mise a
cercare attraversando mezzo mondo,
venne per cercare città d’oro,strade lucenti
d’oro battuto per danzarvi
con dame di seta.
Avrebbe dovuto starsene a casa.
(I Creek sapevano di lui
miglia
e miglia
prima che arrivasse in città.
sognavano
spade d’argento
e croci).
E sapevano che era uno di
quelli che agognava
qualcosa che il suo cuore
non poteva
contenere.
(E De Soto
pensava fosse l’oro),
I Creek vivevano in città di terra,
non d’oro,
intessevano bambini,non oro.
questo non era ciò che De Soto voleva vedere.
I Creek lo sapevano,e lo
annegarono nel
Mississippi
così non avrebbe dovuto annegarsi lui stesso.
Forse il suo corpo è ciò che
io cerco
come prova. Per sapere in
un’altra maniera
che la mia memoria è viva.
Ma lui deve essere scappato, in qualche modo,
perché ho visto New Orleans,
i palazzi di merletti e
seta,
tram su sentieri d’argento
battuto,
tombe che spuntano dalla
terra soffice di pioggia,
negozi che vendono bambole
e con tate nere
con in braccio bambini
bianchi.
e so di aver visto De
Soto,
Bere un drink in Bourbon Street,
pazzo
furioso
e danzare con una donna d’oro
d’oro come il fondo del fiume.
In data 6 e 7 giugno 2013,in questo blog la serie di dediche ai miei amici lettori di molti paesi si è arrricchita di numerose poesie.Spero siano interessanti anche per i miei amici lettori di paesi diversi.
RispondiElimina