mercoledì 13 febbraio 2019

L'ombra in Rabindranath Tagore.10




ASIA

INDIA

BANGLADESH
L’ombra in Rabindranath  Tagore
Un vero canto dell'ebbrezza dei sensi, dove l’ombra rende la foresta penetrabile solo
alla folgorante visione che dal cuore esce e palpita e corre via fuggendo, che rappresenta
 l’immagine del desiderio del poeta.

10.Rabindranath Tagore
Nacque a Calcutta ed è il poeta indiano più conosciuto nel mondo per il fascino delle sue poesie
 per la forza della  sua personalità. Ghitanjali (Offerta di canti) vinse nel 1913 il premio Nobel.
Della  sua lira vibra ogni corda: dalla canzone d’amore alla descrizione estatica della natura ,al
canto patriottico, alla professione di fede nella divinità, alla quale aspira con un misticismo  che
non soltanto non  rinnega  il mondo, ma che vede nell’affrontare coraggiosamente le difficoltà
della  vita il fine e la dignità  della condizione umana.

Corro come un cervo muschiato*

Corro come un cervo muschiato che, pazzo,
del suo stesso profumo, si lancia nell'ombra della foresta.
È una notte di maggio e il vento
è la brezza del sud.
Smarrisco la strada e cammino, cerco ciò che
non posso ottenere, ottengo quel che non cerco.

Dal mio cuore esce e palpita
l'immagine del mio desiderio.
La folgorante visione corre via fuggendo.
Provo a stringerla forte, ma mi sfugge
e mi fa smarrire la strada.
Cerco ciò che non posso ottenere,
ottengo quel che non cerco.

* R. Tagore,”Corro come un cervo muschiato”, da Il Giardiniere.

Da “POESIA MODERNA INDIANA” Guanda ed.1966- Testi e note a cura di Maria Gabriella Bruni






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