sabato 21 giugno 2014

Poeti russi del '900.Anna Achmatova.39


Anna Achmatova






















DAL QUADERNO ORIENTALE


Quella notte fummo pazzi l’uno dell’altra;
ci era lume la tenebra ferale,
assorti mormoravano i canali
e d’Asia odoravano i garofani.

Andavamo attraverso la città forestiera
nel canto velato e l’afa di mezzanotte,
soli sotto le stelle del Serpente
senza osare scambiarci uno sguardo.

Poteva essere il Cairo o anche Bagdad,
non la mia spettrale Leningrado –
e questo divario amaro soffocava
come la luttuosa atmosfera.

Forse accanto ci camminavano i secoli,
una mano invisibile batteva il tamburello:
i suoni,come segni arcani,
ci volteggiavano innanzi nel buoi.

Così camminammo nella tenebra segreta
come in una terra di nessuno;
e a un tratto la luna – feluca adamantina –
rischiarò l’incontro che fu commiato.

Se un giorno quella notte ritornerà da te
non scacciarla come maledetta
e sappi che qualcuno
vide nel sogno quel momento sacro.

Da:”Fiorisce la rosa di macchia”,1946/53





 




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