lunedì 16 giugno 2014

Poeti russi del '900.A.Achmatova.33


Anna Achmatova


























QUESTA CITTA’

Questa città,amata dalla fanciullezza,
nella sua quiete dicembrina
m’apparve oggi un retaggio
che avevo sperperato.

Tutto ciò che spontaneo mi si arrendeva
e che era facile a rendere:
l’intimo ardore,il suono delle preghiere,
la grazia del canto primo,

tutto scomparve come un diafano fumo,
si consumò nel fondo degli specchi.
e il violinista sfigurato
suonò dell’irraggiungibile,ormai.

ma,curiosa come una straniera
che incanta ogni novità,
guardavo la veloce corsa delle slitte,
ascoltavo la lingua materna.

Fresca,forte,selvaggia
la felicità mi alitava sul viso,
quasi   l’amico,sempre caro,
con me salisse i gradini.

Da:”La Canna”,1934/40 






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