Il 31
marzo 1914 nasceva a Città del Messico il più celebre dei poeti
messicani, Octavio
Paz, cui nel 1990 fu assegnato il Premio Nobel per la
Letteratura per “l’appassionata scrittura dai vasti orizzonti, caratterizzata
da un intelligenza sensuale e da un’integrità umanistica”. Vale a dire,
superando la stringata motivazione dell’Accademia Svedese, che Paz seppe
compiere una fusione di culture: quella precolombiana, quella dei conquistatori
spagnoli, quella modernista del XX secolo, quella della lontana India con tutta
la sua spiritualità. Paz fu un poeta per cui la poesia era un continuo mettersi
in discussione del linguaggio, “lotta continua contro la significazione”, come
scrisse in Corrente
alterna: il linguaggio capace di distruggersi e di ricrearsi al di
là del linguaggio stesso è dunque una delle basi fondanti della poetica del
Nobel messicano, ammiratore del musicista John Cage e autore di poesie che
scorrono talora come un flusso, quasi circolari nel loro svolgersi.
CUSTODIA
(CUSTOSIA)
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