334.Anita Endresse.:
Calendari.
I giorni sono cerchi di pane ,parole di carta, la luce nell'uovo
le notti sono lune d'erba ,vetro vulcanico
,il vino scuro del corpo
il calendario dell'acqua è uno sfavillìo di focaia,la rugiada che sfregia
l'iris ,il sale amaro del sangue
il mio polso è la torsione del tempo sull'osso ,,il tendine della grazia
il cielo è un'ombra enorme
sopra noi tutti le domande eterne
di chi la nuvola? di chi il tempo?
il calendario della pietra è oro e sabbia l'occhio cieco
dei fossili, polvere stratificata su acqua fredda
il calendario delle croci dipende dal peccato del legno
il calendario del peccato dipende dalla misura del falegname
la lingua asseconda i lombi ;il cuore pulsa
nella caduta della susina mil battito nel collo snello
c'è tempo per tutto ,si dice,
tempo per l'arancia di diventare rossa
per i capelli color- novembre di farsi bianchi
per il ghiaccio di tenersi a ritmo con gli scoppi delle stelle
il calendario dell'alba è negli addii,
gli ultimi sguardi degli amanti
,
il segno lattiginoso delle cosce
la cura trasformo la feria aperta,
cuore o pelle ,in momenti di cristallina chiarezza
conosciamo i nostri limiti terreni
migliaia do foglie si rifugiano nella terra
offriamo la nostra carne nella gioia o nella morte
il calendario delle ossa passa, inosservato e ovvio.
Anita Endresse.(Yaqui,1952),nata a Long Beach in California ,oltre ad essere scrittrice, si dedica anche alla pittura e suoi acquarelli sono apparsi in molte pubblicazioni d'arte. E' autrice di The North People e Burning in the Fields e di un romanzo per bambini The Mountain and the Guardian Spirit,pubblicato nel 1986.La sua ultima raccolta di poesie,at the helm at twilight(1992),ha vinto il Weyerhause/Bumhershoot Award come miglior volume di poesie pubblicato da una casa editrice del nord-ovest.
Nessun commento:
Posta un commento