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327.Elizabeth Cook Lynn.
All'alba, seduta in casa di mio padre.
I
Me ne sto seduta nella quiete
dell'alba; una piccola casa alle sorgenti del Missouri.
Un coyote a passi felpati se ne va nella foresta ,insieme con me,
circospetto e colpevole. Gli uccelli commentano
il suo andare. Dei giovani indiani sono venuti a prendere il castrato
del vecchio da usare come cavallo per gli aiutanti
al rodeo del paese. Sto bene. Sorge il sole.
II
Lo vedo
dalla finestra ;quasi cieco ,curvo sulle mani e
sulle ginocchia a curare l'orto in una luce pallida .una falce, mattiniero,]
sperando in un imprudente roditore o in una biscia,è sospesp nel flusso]
del vento proprio dietro casa; segno che il mondo ha armonia in sé.
Lo vedo
sin da giorni non più nuovi a dissodare la terra
indurita, incurante della pioggia tetra. Tengo i semi
nella coppa delle mani .
III
Il levar del sole sta per finire
il cane del vecchio se ne sta qui e aspetta aspetta gemendo
alla porta,solo,solo senza più quell' uomo gentile che aiutava qui.Io
mi dico e vado fuori e ci incamminiamo per il piccolo sentiero su su verso la piatta distesa dellaprateria.Possiamo fingere.
Elizabeth Cook Lynn.(Crow Creek Sioux,1930.),professore emerito in Native Studies e in Inglese presso la Eastern Washington University dello stato di Washington , ha findato l'autorevole rivista Wicazo Sa Review. La sua produzione poetica è raccolta in Then Badger Said This(1977) e in Seek the House of Relatives (1983),mentre quella narrativa in The Power oif Horses and Other Stories (1990)e From the River's Edge (1991)ri,spettivamente una serie di racconti e un romanzo.
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