mercoledì 6 maggio 2015

Francesca Yvonne Caroutch:una poetessa francese di origini gitane.

Francesca Yvonne Caroutch

Una straordinaria comunione donna /natura, che dichiara anche Francesca Yvonne Caroutch[1] .
        Nei suoi testi il linguaggio è ugualmente ricco di immagini forti, sensuali, appassionate, ma non ha più la semplicità solare e generosa di Marcelle Delpastre, anzi,  a tratti,  si fa  drammatico, aggressivo e febbrile quasi  a  meglio  esprimere l’urgenza del desiderio...

Tu mio sosia nell’arte d’amare[2]
L’indecenza di contemplare il tuo sonno
Sotto i resinosi inebetiti di felicità
Tu mi avvolgi come un velo di calore
Voluttà dell’assenza straziante
Febbre d’incontro
Negli aromi della passione

Divorarci l’un l’altro
come quarti di luna
sotto il grande artificiere in trance


                                                        *°*°*
Francesca Yvonne Caroutch
Desiderio cieco che urta nelle tenebre
Depositi del destino oscuro
Che voga verso gli spazi sempre più vergini dei cieli

I  fichi cantano
malgrado lo scorpione nel cuore
Tutti gli uomini amati non  ne fanno che uno
nell’etere che brucia

Non resta che una bocca
che è in comunione con i frutti sacri della terra
Che urla all’interno che tace
che bacia l’impronta dei tuoi passi sulla sabbia


[1]Francesca Yvonne Caroutch nasce a Parigi nel 1937; saggista,studiosa di simboli alchemici,soprattutto del liocorno,convertita al buddismo , diventa famosa per un libro, “Soifs”, pubblicato quando era ancora al liceo. Lesse, per caso, in una traduzione, una delle poche allora apparse, l’inizio della “Notte”(Dino Campana), dove si parla della Place d’Italie, a Parigi, con i carrozzoni dei Boéhmiens. La nonna di Francesca era una di loro, possedeva una casa sulle ruote, frequentava Place d’Italie, forse negli anni  descritti dal poeta di Marradi. Ecco che allora Francesca impara l’italiano, legge, si documenta e si mette, con amore infinito, a tradurre Campana. Il lavoro, duro e lungo , è pronto per la pubblicazione. Ne parlano i giornali, dando per imminente l’uscita del libro. L’articolo di André Laude, pubblicato  su Le Magazine Littéraire, Paris, nel 1969, viene ripreso da un anonimo estensore del Corriere della Sera, con il titolo “Campana rintocca in Francia”, dando anche  da noi la notizia dell’imminente pubblicazione della prima traduzione francese di Campana che,tuttavia,non sarà mai pubblicata. È traduttrice oltre che di Dino Campana anche di Giuseppe Ungaretti.
[2] Francesca Yvonne Caroutch :Tu,mio sosia nell’arte d’amare,da “Clameurs nomades”-Editions du Cygne.In “Couleurs Femmes “,Le Castor Astral/Le Nouvel Athanor,Paris,2010.Trad di M.G. Bruni.

1 commento:

  1. Sta per riprendere la pubblicazione
    della scia di canti di Rabindranath Tagore
    tratti da molte delle sue numerose raccolte.
    Spero vi facciano piacere.
    Buona lettura!

    RispondiElimina