Juan Carlos Reche |
Io sono nato lo stesso giorno
del ponte che vedo
dalla mia finestra.
È così grande
che non fa ombra
ma abitudine.
che non fa ombra
ma abitudine.
Da un lato, il Cristo
le sue braccia aperte,
sulla rupe.
le sue braccia aperte,
sulla rupe.
Dall’altro,
la scia svanita
della nave del riso
la scia svanita
della nave del riso
Ha ricevuto il Premio Nazionale per la Traduzione 2013 del MIBAC per l'importante lavoro nel campo della traduzione e diffusione della cultura italiana all'estero.
In particolare, si è dedicato alla poesia italiana del Secondo Novecento. Come traduttore, ha curato e tradotto – in collaborazione con Juan Antonio Bernier – l'antologia Poesia escogìda di Giorgio Caproni (Pre-Textos, 2012), Gesta Romanorum di Giovanni Raboni – edizione curata con Luca Daino – (Vaso Roto, Madrid, 2011), Un’altra voce, antologia di poesia italiana contemporanea (Marcos y Marcos, Milano, 2008, a cura di Franco Buffoni) e Le estremità fragili di Gaia Danese (Cosmopoética, Cordova, 2007), tra altri titoli. Ha curato l'edizione critica di alcuni poeti ispanoamericani (Roberto Juarroz, Arturo Carrera) per L'almanacco dello Specchio.
Attualmente dirige la collana di poesia Nomeolvides per la Casa Editorial HUM di Montevideo, dove ha pubblicato il suo studio-antologia Para los anos10 - 7 poetas espanoles nacidos en los 70 - e curato l'edizione della Poesia Selecta del poeta uroguaiano Jorge Medina Vidal.
Dirige la revista di poesia Anos diez.
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