Borìs Pasternàk |
Per superstizione
Scatola con una rossa melarancia
è la mia cameretta.
Oh,non imbrattarsi nelle stanze d’albergo
sino alla bara,sino all’obitorio!
Mi sono qui stabilito di nuovo
per superstizione.
Il colore dei parati è marrone come una quercia
e mi canta la porta.
Non mi lasciavo sfuggire di mano i nottolini,
tu sgusciavi,
e il mio ciuffo sfiorava la tua bizzarra frangetta
e le labbra,le viole.
Oh!,vezzosa,in nome di quelli di prima
anche questa volta il tuo
abbigliamento cinguetta come un bucaneve
“Buon giorno!” all’aprile.
E’ peccato pensare che tu non sia una vestale:
sei entrata con una sedia,
hai preso la mia vita come da uno scaffale
e ne hai soffiata la polvere.
1917
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