Anna Achmatova |
RICORDO
M’hai inventata. Simile donna non esiste
e non può esistere. Un medico
non saprebbe guarirla,né dissetarla un poeta.
E’ l’ombra di un fantasma che giorno e notte ti turba.
Ci incontrammo in un anno impensabile:
le forze del mondo erano esauste,
tutto era lutto e si piegava dal dolore,
e di fresco non c’era che le tombe.
Senza un fanale,nero-pece le acque della Nevà*
la notte le cingeva come un muro …
fu allora che t’invocò la mia voce,
ciò che facessi io stessa non sapevo.
E quasi condotto da una stella,venisti
calpestando il tragico autunno
a quella casa,svuotata per l’eternità,
abbandonata dallo stormo delle strofe bruciate.
Da:”Fiorisce la rosa di macchia”,1946-53.
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