Anna Achmatova |
RISUONI ANCORA LA
VOCE DELL’ORGANO.
Risuoni ancora la voce dell’organo,
come il primo tuono primaverile;
alle spalle della tua promessa
i miei occhi socchiusi scorgerai.
Sette giorni d’amore,sette anni di separazione,
la guerra,la
rivolta,la casa distrutta,
piccole mani nel sangue innocente,
grigia una ciocca sopra la rosea tempia …*
Addio,mio incantevole amico,sii felice,
la tua dolce parola ti rendo,
ma tu non dire alla compagna appassionata
del mio inimitabile delirio.
S’insinuerebbe come veleno mortale
nella vostra beata e lieta unione,
mentre io me ne vado a curare un meraviglioso giardino
dove frusciano erbe e invocano le Muse.
Da:”Anno Domini MCMXXI
”,1922
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