Ronny Someck |
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Con i poeti delle generazioni più recenti il paesaggio si fa urbano,con interni. Il paesaggio e la natura,sia pure
vissuti con il rimpianto del passato,scompaiono definitivamente. L’eros è molto
più carnale,aggressivo,problematico e sofferto,all’interno di uno spazio
“bruciacchiato”,rumoroso e pieno di polvere e di un tempo che corre via veloce
e ci fa galoppare spietati e frettolosi agli impegni e rende presto il seno
vizzo e lo sguardo velato dalla vecchiaia,senza aver avuto il tempo di
rendersene conto .
Altra individualità,altra storia
biografica quella di Ronny Someck[1].Nasce
a Bagdad e a tre anni si trasferisce in Israele.Forse è in questa sua
condizione di Israeliano d’Oriente,di appartenente ad una minoranza in patria,
che si è formata la particolare sensibilità che lo spinge a interessarsi alla
composita identità nazionale israeliana e a fargli affermare che “ciascuno ha
un altrove da ricordare”.Canta la minimetropoli israeliana, dove anche gli
intensi colori d’oriente si stemperano in un panorama urbano ormai omologato. E
l’amore potrà realizzare il piacere d’un attimo,il tempo della speranza di
procedere fino al semaforo dell’incrocio successivo,paghi di poter avanzare
ancora sia pure di una piccolissima tappa.
Fairùz alza le
labbra
Al cielo
Perché ne piova
gelsomino
Sopra quelli che
una volta s’incontrarono
Ignorando d’amarsi.
Nella fiat di
Muhàmmad l’ascolto
Nel mezzodì di via
Ibn Gabiròl
Una cantante
libanese canta nella sua macchina italiana
Di un poeta arabo
di Bak’a Al Garbìa.
E il gelsomino?
Se cadrà giù dal
cielo dell’Apocalisse
Per un attimo il
semaforo
Si farà
Verde
Al prossimo
incrocio.
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[1]Ronny Someck nasce a Bagdad nel
1951
[1]Ronny Someck è nato a Bagdad nel 1951 e la famiglia si è trasferita in
Israele quando aveva solo tre anni.Ha studiato letteratura ebraica e filosofia
all’Università di Tel Aviv e disegnato all’Accademia d’Arte Avni. Vive tuttora in Israele,dove ha lavorato
con bande di strada ,e abitualmente insegna letteratura e tiene laboratori di
scrittura creativa.
[2]Ronny Somek,Gelsomino...in
“Poeti Israeliani”.Op. cit.
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