Eugenio de Andrade |
***
ADDIO
Come se ci fosse
una tempesta
A scurire i tuoi
capelli,
o se preferisci,la
mia bocca nei tuoi occhi,
carica di fiore e
delle tue dita;
come se ci fosse un
bambino cieco
a inciampare dentro
di te,
ho parlato di
neve,e tu trattenevi
la voce in cui con
te mi persi.
Come se la notte
venisse e ti portasse,
era fame l’unica
cosa che sentivo;
ti dico addio,come
se non tornassi
al paese in cui il
tuo corpo inizia.
Come se ci fossero
nuvole su nuvole,
e sulle nuvole mare
perfetto,
o se preferisci,la
tua bocca pura
ad avanzare
largamente nel mio petto.
Eugenio de Andrade |
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