Yitzhak Laor
O anche l’amara,disincantata:
Albergo
vicino al mare
Attraversiamo il mondo, senza requie
e senza redenzione, litighiamo, amiamo, ce ne andiamo
trascinandoci dietro aria di casa, piegatura di vestiti, qualche derrata,
sesso grossolano, partiamo e parcheggiamo, stendiamo di nuovo il nostro odore
casalingo come un lenzuolo noto su un materasso straniero.
Mi addormento
mi sveglio, mi alzo e vado alla finestra, guardo il mare giallo.
Forse scapperò
via da te. Se ti svegli e mi domandi dove vai ti dirò: su, presto
usciamo di qui senza prendere nulla.
Attraversiamo il mondo, senza requie
e senza redenzione, litighiamo, amiamo, ce ne andiamo
trascinandoci dietro aria di casa, piegatura di vestiti, qualche derrata,
sesso grossolano, partiamo e parcheggiamo, stendiamo di nuovo il nostro odore
casalingo come un lenzuolo noto su un materasso straniero.
Mi addormento
mi sveglio, mi alzo e vado alla finestra, guardo il mare giallo.
Forse scapperò
via da te. Se ti svegli e mi domandi dove vai ti dirò: su, presto
usciamo di qui senza prendere nulla.
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