venerdì 8 novembre 2013

Poeti australiani contemporanei.30.Thomas Shapcott.2.




















Fuga di giugno.

Dove andiamo? Dove andiamo?
- Andiamo al museo -
Dove andiamo? C'è molto da vedere?
Vedremo stanze stipate di tesori.
voglio vedere gioielli e costumi,
faraoni e mummie.
Passeremo ore tra  resti
potremo guardare a lungo
i polsi anneriti delle mummie.


Ricordi quel giorno di giugno in cui correvamo sui monti
cantando insieme tutte le canzoni di Salad days e My Fair Lady?
- Le cantiamo ora? Le ricordi? -
No,pensavo ai monti,al sentiero,
attraverso quel sentiero di foresta pluviale.
E quando abbiamo raggiunto la luce del sole
ti ho raccolto una margherita sempreviva.
Mi portavi sempre qualcosa.


Ricordi le immagini dette dai bambini.
"Perché gli alberi non hanno due gambe"?
"Papà,guarda la luna spezzata"
"Mamma ,entra,vieni dentro ti prenderai tutto il buio su di te"
I bambini sono così diversi.
Tutti hanno corpi esili,margherite,cerchi.


Dov'è quella mano umana? Dov'è la mummia egiziana?
Non ne posso più di uccelli impagliati come quelli che ci porta il gatto.
E' una mano piccola come la tua, ma scura riarsa un fascio di bastoni.
Dov'è ora,mostrami,mostrami.


I custodi annoiati,i bambini si fermano,
ridono,vanno avanti, - non è nulla -
come dire loro che la maledizione*è giusta?
Fuori alla luce del sole le loro spalle sono sottili minute
e già le cose che portano in casa come semprevive
hanno l'odore dei Musei,una volta tracciato il cerchio**
sprofonderanno nell'oscurità.






*Allusione alla maledizione con cui gli antichi Egizi colpivano i profanatori di tombe.

**Magico

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