giovedì 14 novembre 2013

Poeti australiani contemporanei.38.Jennifer Rankin.1.


Jennifer Rankin




















Nata a Sidney nel 1941 è morta di cancro nel 1979.Fin dalla giovinezza i suoi interessi sono stati orientati esclusivamente verso la letteratura.La sua poesia riesce ad avere ritmi incalzanti alla ricerca di un passato di cui sembra interessarle  soprattutto la parte più essenziale del pulsare della vita e della natura.


Glicine che strangola il pesco.


Mentre sogno quel posto mi sveglio.
Fuori dalla finestra il pallido glicine
si arrampica sul pesco che cresce
la crepa sul soffitto della mia stanza
forma figure e incespico ancora una volta
sull'ombra di mio padre assente nell'atrio.


Estati trascorse a nascondermi tra i rampicanti pruriginosi del capoc*
a leggere un libro mentre gli altri lavavano i piatti
dure risse di bande che avevano per armi gli scogli
lezioni di cricket prese dal ragazzo dai capelli rossi
che,i vicini mormoravano,si specializzò in greco,poi.



Lunghe giornate sdraiata,malata di nostalgia,via da scuola,
in  ascolto del cavallo del panettiere
pane caldo lasciato sul tavolo della veranda dietro.
Mia madre cuciva in soggiorno per Natale.


Anni che passavano balzando via sui gradini della veranda
"statue" che cadevano,gelavano nella luce della sera.
Lenti mesi di attesa,osservando
cani,gatti,persino il canarino
con la speranza di sorprenderli un giorno mentre si accoppiano.


Negli ultimi inverni la casa era piena di luce
splendeva nella notte per i figli che partivano.
Gli alberi incurvavano i loro rami contro le finestre.
Rosso era il lungo giro serpeggiante.
Scuro era il rampicante del capoc.
Crepati erano i disegni intorno.


Piano!Grido al glicine che strangola il pesco.




*Albero tropicale il cui frutto ha una capsula interamente rivestita di bambagia.

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