lunedì 23 maggio 2022

302.Dorothy Porter[.Quello che è .

 

           Ma fu lo stile non convenzionale di Dorothy Porter[1] che ha decisamente contribuito a rendere meno di nicchia la poesia, grazie ai suoi romanzi in versi, dove la lirica e il racconto si fondono insieme per narrare  storie noir,  racconti di fantascienza o di ambientazione storica. Il romanzo in versi non era una novità, neanche in Australia, e molti altri poeti australiani contemporanei, tra cui Les Murray [2],  ne  hanno scritti. Il fatto nuovo è che, in questi anni, sono diventati  molto popolari e i più venduti.

         Del 1994 è il racconto poliziesco in versi, provocatore e fortunato, della Porter, intitolato  “La Maschera di Scimmia”[3], dove una sequenza di poesie delinea  la trama d’azione, “con un ritmo teso e veloce come quello di un testo rap[4]. Attraverso la voce narrante, quella della giovane investigatrice lesbica  Jill Fitzpatrick, il poema racconta il male e dimostra l’incapacità della poesia a redimerlo.  “La poesia è una droga, intossica i lettori”, ha detto la Porter in un’intervista. La letteratura, dunque, proprio nel suo essere ambigua, non vera, è pericolosa. Le parole, infatti,  non sono neutre, possono essere erotiche o crudeli oppure qualsiasi altra cosa, ma è la poesia che rende accettabili Macbeth e Medea, macchiati dei più orrendi crimini.  Forse è questo il senso del successo di questo noir in versi.

 

Quello che è  [5]

 

Guidando verso casa

Alba e luna piena

 

Su, verso

le Mountains

 

il cuore mi sguazza

nel petto

 

la luna bussa

al lunotto

 

amala e basta

dice la luna

 

smettila di contare il resto

nessuno vuole fregarti

 

amala e basta

amala

 

per quello che è.

 



[1] Dorothy Featherstone Porter nasce nel 1954 a Sidney, New South Wales, Australia. Scrittrice poliedrica, ha scritto anche racconti, testi per canzoni e libretti d’opera. Muore a Melbourne, Victoria, Australia nel 2008.

[2] Cfr. il suo “Freddy Nettuno”, Giano, 2004.

[3] Fu un best seller  e pluripremiato, oltre ad avere un forte consenso dalla critica e vari adattamenti, tra cui un film diretto da Samantha Lang nel 2001. 

[4] Cfr. Carlo Lucarelli, risvolto di copertina, in Dorothy Porter, “La Maschera di Scimmia”, ed. Fandango, 1999.

[5] Dorothy Porter, “Quello che è”,  da La Maschera di Scimmia, op.cit.; trad. Sergio Claudio Perroni.

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