domenica 22 maggio 2022

301.Les Murray.Morte per esposizione.

 

- Gordon Fisher! Sono Susan Kinsella, ci siamo incontrati al Writers’ week  di Adelaide, l’anno scorso a Marzo … - dice avvicinandosi a lui la bionda del palco. Accanto a lei un’altra bella stanga bruna con uno sguardo molto volitivo.

 Gordon raddrizza  un po’ la schiena e tira subito fuori il suo sorriso accattivante, ma, prima che possa dire qualcosa, l’altra continua a far lampeggiare i suoi splendidi denti e aggiunge: -Ehr, ti presento la mia compagna: Laura Brentan. Anche lei si occupa di letteratura … Insegna all’Università di Melbourne … - e poi continua a raccontargli di qualche conoscenza in comune e della sua rivista letteraria on-line.

          È inevitabile continuare a stare insieme durante la pausa pranzo; a loro si aggiunge qualche altra persona del giro e la cosa non è poi così male anche per Gordon, che comincia a sentirsi un po’ meglio e meno abbandonato.

Quando riprende il seminario, Gordon è un po’ più sereno e partecipe.

          Intanto il nuovo relatore si sta interrogando su cosa sia oggi la poesia in Australia, un tempo consumata soltanto dai suoi stessi produttori e ancora oggi letta e comprata da una minoranza.  Ci si identifica ancora con il poeta? E perché, invece, un prodotto come il romanzo in versi può diventare un caso editoriale? C’è ancora bisogno di epica ai nostri giorni? Anche se il Sé e la Natura rimangono ancora le due tematiche principali della poesia australiana, si parla ultimamente di  nuovo lirismo, di una poesia più popolare all’estero che in patria, una poesia straniata, caratterizzata dalla presenza del Doppio, di déjà vu, di fatalismo, strane coincidenze e morte.

        Ecco di Les Murray[1]  una poesia su un’ossessione amorosa che sembra un pezzo di cronaca nera raccontata come un pettegolezzo tra conoscenti:

 

Morte per esposizione [2]

 

Quell’inverno. Ci mancava la sua faccia dura
al lavoro. Diversi giorni, prima che la trovassero, sotto

la veranda di lui. Anche gli studenti più crudeli
ne avevano soggezione. Conversazione zero.

Non aveva senso che lei avesse la chiave di lui.
Non aveva senso niente di quel che lei avrebbe potuto

fare. La depressione sfinisce la mente.
Telefona, nessuno risponde, allora guida

fin su, alla casa di lui in montagna,
per una strada secondaria, ghiaccio tutto il giorno.

Bussi. Poi cosa? Non puoi tenere sotto controllo
cosa poi. Lui, finalmente tornato, trova la sua auto.

Lei è strisciata dentro, sotto, tra la legna da ardere.
Quasi sempre il mondo non è tondo.

 



[1] Les Murray, pseudonimo di Leslie Allan Murray, nasce  nel 1938  a Nabiac ,nella costa nord del New South Wales, Australia. Studia e vive a lungo a Sidney. Attualmente vive in una fattoria della regione.

[2] Les Murray,” Morte per esposizione”.  Pubblicata originariamente in ClanDestino, N°4,2006; Trad. Mariadonata Villa su www.lesmurray.org 

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