domenica 8 maggio 2022

291.Antigone Kefala.Donna che lotta per la libertà[

 

       -… l’arrivo in Australia, alla fine degli anni Quaranta del secolo scorso, di un’ondata di nuovi immigranti provenienti non solo dal Regno Unito, ma soprattutto dalla Grecia, dall’Italia e  dall’Europa Centrale, aiutò a superare la recente tradizione locale portando nuove immagini e nuovo linguaggio. Negli anni successivi, poi, si svilupperanno sempre più i caratteri distintivi della letteratura aussie contemporanea: il multiculturalismo, la presa di coscienza femminile, l’attivismo aborigeno e i movimenti di liberazione omosessuale.

        Ecco, sullo schermo, della poetessa Antigone Kefala,[1] “Donna che lotta per la libertà”  dove  ”le calze pesanti nero pece” e i poveri spazi esotici ( il fornello a gas, la cucina trascurata, il frigorifero ingiallito) o il Municipio ,con le sue colonne doriche, fanno da sfondo ad un incontro che interrompe una solitudine dolorosa e storicamente collocata nel reale:

 

Donna che lotta per la libertà[2]

 

Aveva combattuto per la libertà, disse

Accendendo il fornello a gas.

Sulle montagne abbiamo combattuto …

Giorni gloriosi …

Testarda nelle parole

Affaticata nella cucina trascurata

Con il frigorifero ingiallito

e la fotografia sbiadita

del marito scomparso.

la casa piena di cupe

stanze soffocate di tappeti.

uscimmo nella bassa veranda

le calze pesanti nero pece

il vestito a trama grezza

il blu indaco di qualche fiore selvaggio

i vicini che ancora dormivano alla domenica.

Ritorna,disse

Guardando la strada ventosa

E il Municipio acquattato

Sulle sue gambe d’elefante,

torna ancora.

 

  


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