AFRICA
NOMADIE.
9.POESIA ORALE TUAREG
Nuvola nella poesia orale dei Tuareg
Nel deserto il Tuareg non può che concepire
l’effetto benefico e liberatorio della nuvola
capace di apportare umida frescura con
monotona e prevedibile regolarità .
Per lui,l’unico tranquillizzante segnale che il
deserto sarà lavato e insieme a lui dissetato.
l’effetto benefico e liberatorio della nuvola
capace di apportare umida frescura con
monotona e prevedibile regolarità .
Per lui,l’unico tranquillizzante segnale che il
deserto sarà lavato e insieme a lui dissetato.
- Ecco allora il poeta dipanare dolorosi
dibattiti interiori, dove i pensieri inquieti che
agita e che lo agitano, diventano parole di
interlocutori immaginari personificati come
l’Amore, il Tormento .
dibattiti interiori, dove i pensieri inquieti che
agita e che lo agitano, diventano parole di
interlocutori immaginari personificati come
l’Amore, il Tormento .
Il deserto fa nascere seti reali e figurate.Talvolta
le due seti si confondono e allora si vede il poeta
supplicare che lo “si irrori d’acqua,e che gli si
dia da bere per placare i suoi tormenti.”
le due seti si confondono e allora si vede il poeta
supplicare che lo “si irrori d’acqua,e che gli si
dia da bere per placare i suoi tormenti.”
Ecco il poeta dipanare allora dolorosi dibattiti
interiori, dove i pensieri inquieti che agita e che
lo agitano diventano parole di interlocutori
immaginari personificati come l’Amore, il
Tormento.
interiori, dove i pensieri inquieti che agita e che
lo agitano diventano parole di interlocutori
immaginari personificati come l’Amore, il
Tormento.
Ecco un primo frammento:
“la sua pelle
riluce come un campo su un rilievo
che domina la pianura[1]e al di sopra del quale
la nuvola gonfia si è rovesciata,in una pioggia
regolare e monotona, in mezzo ai lampi mentre
l’acqua scorre in mille rivoli al suolo,abbeverando
la terra e lavandola …”
che domina la pianura[1]e al di sopra del quale
la nuvola gonfia si è rovesciata,in una pioggia
regolare e monotona, in mezzo ai lampi mentre
l’acqua scorre in mille rivoli al suolo,abbeverando
la terra e lavandola …”
o anche:
-Peste a quest’uomo che non ha più intelligenza!
Afferra la tua cavalcatura, inforcala mentre tutti
riposano,esci da questo deserto dove regna un
fetido odore.
riposano,esci da questo deserto dove regna un
fetido odore.
Ti
condurremo verso una gota sulla
quale si
consoleranno le tue pene”.
consoleranno le tue pene”.
-Da questi versi, dall’ intensità quasi
visionaria, facilmente si può scivolare
per slittamenti successivi impercettibili
fino al tema della follia. Insomma una
poesia tuareg non è che ‘la canzone del
Male- Amato’[2]:
visionaria, facilmente si può scivolare
per slittamenti successivi impercettibili
fino al tema della follia. Insomma una
poesia tuareg non è che ‘la canzone del
Male- Amato’[2]:
“Sono colui che ti ama, l’amore che ho per
te[1]È forte come un tempo ed oggi mi toglie
la ragione,E mentre la mia anima si lacera,
egli mi tormenta e mi consuma;
te[1]È forte come un tempo ed oggi mi toglie
la ragione,E mentre la mia anima si lacera,
egli mi tormenta e mi consuma;
Non posso restare tranquillo e vado qua e
là
senza sapere dove sono;
senza sapere dove sono;
Tutte le notti vado senza scopo,incapace di
trovare la mia strada,
trovare la mia strada,
Seguendo le stelle che si scorgono nella
Via Lattea sull’ orizzonte
Via Lattea sull’ orizzonte
Così facevo ancora l’ultima notte, all’ ora in
cui
la stella del pastore rende tremulo il suo splendore …”
la stella del pastore rende tremulo il suo splendore …”
[1] Poesia orale dei Tuareg,
[2] Celebre poesia - lamento di Guillaume Apollinaire,poeta francese, amico
dei pittori delle avanguardie che presentava ai Salons .
Frammenti, da Graines de paroles.
Ecrits pour Geneviève Calame-Griaule Ed. du CNRS.1989.
Trad. dal franc. di Maria Gabriella Bruni
Da”326 poesie dal mondo per una storia d’amore”Onyx ed.e.book.
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli
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