AMERICA
Caraibi
SANTA LUCIA
La nuvola in Derek Walcott
L’universo delle nuvole come
regno di serenità e quiete che appare ad Achille il mondo di segno contrario a
quello del dolore che gli è familiare.
10.Derek Walcott
Ecco perché, con quella lingua ibrida, in cui l’ Inglese si
mescola al patois creolo, Walcott
può scrivere oggi un poema epico di pescatori antillani con nomi mitici,
in pseudo-esametri , raggruppati in
terzine dantesche, magari usate soltanto come un meccanismo musicale per
tenere insieme una strofa con quella successiva[1]
e per ottenere fluidità. Oméros, che dà il titolo al poema, è il moderno
aedo che narra un intreccio di storie parallele di personaggi che hanno in
comune un senso di perdita, di timore e gratitudine nei confronti del creato.
La Storia in “Oméros”[2] diventa compassione, pietà per
il mutare del mondo, per ciò che si scolora,
come i sentimenti e la giovinezza. La luce incerta dell’alba e del
tramonto commenta l’ira e il lamento elegiaco del pescatore Achille, “[..] il
quieto Achille, figlio di Afolabe,/ che non è mai salito in ascensore,/ che non
aveva passaporto, perché l’orizzonte non lo richiede,” in cerca della sua
identità e contrario alla sirena corruttrice del progresso. Achille, legato al
suo mare e alle sue origini, ama Elena,
incarnazione dell’isola Santa Lucia, in origine chiamata come lei e, ormai, altrettanto corrotta :
E
in quel momento Achille fu preda di una pietà[3]
che
superava il dolore. C’era quiete tra le nuvole,
e la
luna in una sottoveste di seta bianca gli stava
sopra.
“Cosa?” disse ”Perché sei così troia?”
Perché
non mi lasci in pace e non vai a farti Ettore?
Quel
corpo lo hanno arato più uomini che canoe il mare”.
La
lancia del suo odio la penetrò senza rumore,
ma
lei si avvicinò e gli si stese vicino, e giacquero
come
due tronchi paralleli sulla sabbia chiara di luna.
Sentì
gli alberi del fico abbracciarsi e sorrise quando
il
primo gallo lo cornificò. Elena trovò la mano di lui
e la
strinse. Achille si girò. Lei dormiva. Come una bambina.
Postfazione a Derek Walcott, Oméros, Adelphi, 2003; a
cura di Andrea Molesini
Da”326 poesie dal mondo per una storia d’amore”Onyx ed.e.book.
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli
[2] Oméros (1990)
è un poema epico ispirato alla storia di Ulisse, ma ambientato ai giorni nostri
a Santa Lucia. Non c’è un personaggio principale, ma tre filoni narrativi che
talvolta si intrecciano: quello che narra l’amore per Elena dei due pescatori
amici rivali Achille e Ettore, quello che racconta del sergente maggiore
Plunkett e di sua Maud, e quello che riporta i commenti del narratore e i
racconti dei suoi viaggi. L’opera è suddivisa in sette libri, divisi in
sessantaquattro capitoli;i versi sono degli esametri imperfetti, organizzati in
terzine secondo lo schema della terza rima, tipico della Divina Commedia.
[3]Derek Walkott, ”E in quel momento Achille fu preda di una
pietà”,Ibidem, Libro II, canto XXI, III, vv 25- 36.
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