AMERICA
PUERTORICO
La nuvola in Pedro Pietri
Più
tardi, al rabbioso attacco politico diretto si accompagnerà anche
un senso di perdita della propria dignità. Il poeta riflette sulla sua
ribellione e la città assume un aspetto onirico. Più visionari e quasi
surrealisti, dunque i suoi versi. La voce del poeta è quella di un folle
abitante della metropoli che racconta per paradossi le contraddizioni
della realtà, la solitudine tra la folla. E quando, negli anni ’80, Pietri
sembra aver abbandonato tutte le sue illusioni di lotta e cambiamento
la sua rivolta sarà soprattutto linguistica.La scrittura diventa così
allucinata e assurda.
un senso di perdita della propria dignità. Il poeta riflette sulla sua
ribellione e la città assume un aspetto onirico. Più visionari e quasi
surrealisti, dunque i suoi versi. La voce del poeta è quella di un folle
abitante della metropoli che racconta per paradossi le contraddizioni
della realtà, la solitudine tra la folla. E quando, negli anni ’80, Pietri
sembra aver abbandonato tutte le sue illusioni di lotta e cambiamento
la sua rivolta sarà soprattutto linguistica.La scrittura diventa così
allucinata e assurda.
11.PEDRO PIETRI
Pedro Pietri è stato un poeta portoricano, tra i
fondatori del
Nuyorican Poets Cafe
Nuyorican Poets Cafe
La famiglia di Pietri, di origini corse, si
trasferì a New York
nel 1947, quando egli aveva solo tre anni. Si stabilirono nella
Spanish Harlem di Manhattan, dovePedro ricevette l'educazione
primaria e secondaria insieme al fratello Joe e alla sorella Diaz.
Notevole fu l'influenza della zia, che recitava spesso poesie e Pietri
iniziò a scrivere poesie quando era uno studente alla Haaven High
School.Dopo il diploma, Pietri trovò diversi impieghi finché non
venne arruolato nell 'Esercito degli USA e mandato combattere nella
guerra del Vietnam. Le esperienze che dovette affrontare nell'Esercito
e in Vietnam, oltre alla discriminazione che dovette subire a New York,
divennero i maggiori fattori che avrebbero formato la sua personalità
e lo stile della sua poesia.
nel 1947, quando egli aveva solo tre anni. Si stabilirono nella
Spanish Harlem di Manhattan, dovePedro ricevette l'educazione
primaria e secondaria insieme al fratello Joe e alla sorella Diaz.
Notevole fu l'influenza della zia, che recitava spesso poesie e Pietri
iniziò a scrivere poesie quando era uno studente alla Haaven High
School.Dopo il diploma, Pietri trovò diversi impieghi finché non
venne arruolato nell 'Esercito degli USA e mandato combattere nella
guerra del Vietnam. Le esperienze che dovette affrontare nell'Esercito
e in Vietnam, oltre alla discriminazione che dovette subire a New York,
divennero i maggiori fattori che avrebbero formato la sua personalità
e lo stile della sua poesia.
-Del gruppo, bilingue e biculturale, fecero parte, oltre
a Pedro Pietri,
Miguel Algarìn, M.Piñero, Tato Laviera, Bimbo Rivas, Lucky Cien
Fuegos, Sandra Maria Estèves.
Miguel Algarìn, M.Piñero, Tato Laviera, Bimbo Rivas, Lucky Cien
Fuegos, Sandra Maria Estèves.
-Con il Jones Act del 1917 era stata concessa la cittadinanza
americana
ai portoricani immigrati.Dopo la seconda guerra mondiale c'era stata
una seconda ondata migratoria e una terza era avvenuta negli anni
’50. " Spics" era l'epiteto con cui venivano chiamati spregiativamente
chiamati questi immigrati .
ai portoricani immigrati.Dopo la seconda guerra mondiale c'era stata
una seconda ondata migratoria e una terza era avvenuta negli anni
’50. " Spics" era l'epiteto con cui venivano chiamati spregiativamente
chiamati questi immigrati .
-Ordinato ufficialmente Reverendo del Ministero della
Salvezza,
nel 1987, amava presentarsi come Reverendo della Chiesa di Santa
Maria dei Pomodori.
nel 1987, amava presentarsi come Reverendo della Chiesa di Santa
Maria dei Pomodori.
-Pubblicata nel 1973; la poesia “Obitorio portoricano” fu
letta per la
prima volta nel 1969.
prima volta nel 1969.
-Da “Puert Rican Obituary”, v. 24, “… waiting dreaming and hating”.
Guardando fuori da uno specchio
lucido e sveglio
camminando nel sonno
attraverso cento e cento
pensieri ricorrenti
occhi volti al passato
per
decidere qual
dovrà
essere la mia prossima mossa
in
questo rituale
del
vedere nel buio
il
viso di qualcuno
che
hai tenuto stretto
senza
mai avvicinarti
abbastanza
da divenire
un’eterna
estensione
di
quelle labbra morbide
che
ricordi così bene
ma
non hai mai baciato
era
strano allora
e
ancor più lo è adesso
che
tu comprenda
quant’è
disorientante
essere
una nuvola in un mondo
senza un cielo lassù
da Pedro Pietri, “Guardando
fuori da uno specchio“
in Out of order. Fuori servizio, a cura di Mario Maffi, edizioni Cuec, 2001
in Out of order. Fuori servizio, a cura di Mario Maffi, edizioni Cuec, 2001
In”326 poesie dal mondo per una storia d’amore”
Onyx ed. ,e.book.
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli
Nessun commento:
Posta un commento