La sua straordinaria personalità artistica ha radici nel romanicismo tedesco, nel canto popolare russo e nella poesia di Puskin. Già le sue prime raccolte liriche la decretano maestra del verso. La sua poesia, caratterizzata da uno stile secco e da un ritmo frenetico, rappresenta spesso temi di grande intensità emotiva senza scadere nel sentimentalismo. Le sue opere sono dominate da immagini violente e monumentali sui temi eterni della vita e dell'arte.
Ecco ancora una finestra…
Ecco ancora una finestra,
dove ancora non dormono.
Forse – bevono vino,
forse – siedono così.
O semplicemente – le due
mani non staccano.
In ogni casa, amico,
c’è una finestra così.
Non candele o lampade hanno acceso il buio:
ma gli occhi insonni!
Grido di distacchi e d’incontri:
tu, finestra nella notte!
Forse, centinaia di candele,
forse, tre candele…
Non c’è, non c’è per la mia
mente quiete.
Anche nella mia casa
è entrata una cosa come questa.
Prega, amico, per la casa insonne,
per la finestra con la luce.
Dicembre 1916
Marina Ivanovna Cvetaeva –
dove ancora non dormono.
Forse – bevono vino,
forse – siedono così.
O semplicemente – le due
mani non staccano.
In ogni casa, amico,
c’è una finestra così.
Non candele o lampade hanno acceso il buio:
ma gli occhi insonni!
Grido di distacchi e d’incontri:
tu, finestra nella notte!
Forse, centinaia di candele,
forse, tre candele…
Non c’è, non c’è per la mia
mente quiete.
Anche nella mia casa
è entrata una cosa come questa.
Prega, amico, per la casa insonne,
per la finestra con la luce.
Dicembre 1916
Marina Ivanovna Cvetaeva –
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