giovedì 28 marzo 2019

La nuvola in Pedro Pietri





AMERICA

PUERTORICO

La nuvola in Pedro Pietri
Più tardi, al rabbioso attacco politico diretto si accompagnerà anche
un senso di perdita della propria dignità. Il poeta riflette sulla sua 
ribellione e la città assume un aspetto onirico. Più visionari e quasi
 surrealisti, dunque i suoi versi. La voce del poeta è quella di  un folle
 abitante della metropoli che racconta per  paradossi le contraddizioni 
della realtà, la solitudine tra la folla. E quando, negli anni ’80, Pietri
 sembra aver abbandonato tutte le sue illusioni di lotta e cambiamento
la sua rivolta sarà soprattutto linguistica.La scrittura diventa così 
allucinata  e assurda.

11.PEDRO PIETRI
    Pedro Pietri è stato un poeta portoricano, tra i fondatori del
 Nuyorican Poets Cafe 
    La famiglia di Pietri, di origini corse, si trasferì a New York 
nel 1947, quando egli aveva solo tre anni. Si stabilirono nella 
Spanish Harlem di Manhattan, dovePedro ricevette l'educazione 
primaria e secondaria insieme al fratello Joe e alla sorella  Diaz. 
Notevole fu l'influenza della zia, che recitava spesso poesie e Pietri
iniziò a scrivere poesie quando era uno studente alla Haaven High
School.Dopo il diploma, Pietri trovò diversi impieghi finché non 
venne arruolato nell 'Esercito degli USA e mandato combattere nella 
guerra del Vietnam. Le esperienze che dovette affrontare nell'Esercito
e in Vietnam, oltre alla discriminazione che dovette subire a New York,
 divennero i maggiori fattori che avrebbero formato la sua  personalità 
e  lo stile della sua poesia.
-Del gruppo, bilingue e biculturale, fecero parte, oltre a Pedro Pietri, 
Miguel Algarìn, M.Piñero, Tato Laviera, Bimbo Rivas, Lucky Cien
 Fuegos, Sandra Maria Estèves.
-Con il Jones Act del 1917 era stata concessa la cittadinanza americana
ai portoricani immigrati.Dopo la seconda guerra mondiale c'era stata  
una  seconda ondata migratoria  e una terza era avvenuta negli anni 
’50. " Spics" era l'epiteto con cui venivano chiamati spregiativamente 
chiamati questi immigrati .
-Ordinato ufficialmente Reverendo del Ministero della Salvezza,
 nel 1987, amava presentarsi come Reverendo della Chiesa di Santa
 Maria dei Pomodori.
-Pubblicata nel 1973; la poesia “Obitorio portoricano” fu letta per la 
prima volta nel 1969.


-Da “Puert Rican Obituary”, v. 24, “… waiting dreaming and hating”.


Guardando fuori da uno specchio
lucido e sveglio
camminando nel sonno
attraverso cento e cento
pensieri ricorrenti
occhi volti al passato
per decidere qual
dovrà essere la mia prossima mossa
in questo rituale
del vedere nel buio
il viso di qualcuno
che hai tenuto stretto
senza mai avvicinarti
abbastanza da divenire
un’eterna estensione
di quelle labbra morbide
che ricordi così bene
ma non hai mai baciato
era strano allora
e ancor più lo è adesso
che tu comprenda
quant’è disorientante
essere una nuvola in un mondo
senza un cielo lassù  

da Pedro Pietri, “Guardando fuori da uno specchio“
in Out of order. Fuori servizio, a cura di Mario Maffi, edizioni Cuec, 2001

In”326 poesie dal mondo per una storia d’amore”
Onyx ed. ,e.book.
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli

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