martedì 26 marzo 2019

La nuvola in Farrokhzâd






VICINO ORIENTE

IRAN


La nuvola in Forugh  Farrokhzâd[1]

Un contributo all’espressione dell’insinuante inquietudine 
di Forugh Farrokhzâd  nel suo notturno.


9 Foruk Farrokhzad. Sfidando le autorità religiose e i letterati conservatori, 
Farrokhzad espresse con fermezza sensazioni  e sentimenti della situazione
femminile nella società iraniana degli anni ‘50/’60, contribuendo in modo
 decisivo al rinnovamento della letteratura persiana del '900. Il ruolo della 
donna nel matrimonio convenzionale, le libertà prevaricanti del ruolo di 
madre e donna, libera, il rapporto conflittuale dell'essere donna e non 
poter godere del proprio corpo liberamente, le diedero la forza
di combattere ,ma le impedirono di godere di una vita normale.
Morì nel 1967 in un incidente stradale, di ritorno da una visita alla madre.


Il vento ci porterà via[2]

Nella mia piccola notte, ahimè,

Il vento ha un appuntamento

                          Ccon foglie d’alberi.

Nella mia piccola notte

C’è l’angoscia della distruzione.

Ascolta,

Ssenti il sibilo delle tenebre,

Come un vento che bussa?

Io, avvezza alla mia disperazione,

 Guardo questa felicità come una straniera.

Ascolta,

Senti il sibilo delle tenebre,

Come un vento che bussa?

Nella notte

In questo momento

Accade qualcosa.

La luna è rossa e confusa

E su questa volta che ad ogni istante rischia di crollare,

Le nubi, come una folla in lutto,

Spiano il momento della pioggia.

Un istante

E poi, niente!

Dietro questa finestra, la notte sta tremando

E la terra smette di girare,

Dietro questa finestra qualcosa di ignoto

Si inquieta per me e per te.

O, tu, corpo fresco del verde ,

cCme una sensazione calda dell’essere

Alle carezze delle mie labbra innamorate

Il vento ci porterà via

Metti le tue mani come un ricordo bruciante

Nelle mie mani innamorate

E affida le tue labbra

Il vento ci porterà via..


Da”326 poesie dal mondo per una storia d’amore”
Onyx ed.e.book.
A cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli







[1]Forugh Farrokhzad nasce a Tehran nel 1935 e perde la vita in un incidente d’auto nel 1967 a Tehran.
[2]Forugh Farrokhzad,”Il vento ci porterà via”, da Tavallodi dighar(Un’altra nascita), Amir Kabir, Tehran, 1964;
trad. in franc. di Reza Hiwa e dal franc. di Maria  Gabriella Bruni.Questi testi pietici è anche inserito nel film 
di Kiarostami dallo stesso titolo.

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