venerdì 29 marzo 2019

La nuvola in Derek Walcott




AMERICA

Caraibi

SANTA LUCIA

La nuvola in Derek Walcott

L’universo delle nuvole come regno di serenità e quiete che appare ad Achille il mondo di segno contrario a quello del dolore che gli è familiare.

10.Derek Walcott
   
   Ecco perché, con  quella lingua ibrida, in cui l’ Inglese si mescola al patois creolo,  Walcott  può scrivere oggi un poema epico di pescatori antillani con nomi mitici, in pseudo-esametri , raggruppati  in terzine dantesche,  magari  usate soltanto come un meccanismo musicale per tenere insieme una strofa con quella successiva[1]  e per ottenere fluidità. Oméros, che dà il titolo al poema, è il moderno aedo che narra un intreccio di storie parallele di personaggi che hanno in comune un senso di perdita, di timore e gratitudine nei confronti del creato. La Storia in   “Oméros”[2] diventa compassione, pietà per il mutare del mondo, per ciò che si scolora,  come i sentimenti e la giovinezza. La luce incerta dell’alba e del tramonto commenta l’ira e il lamento elegiaco del pescatore Achille, “[..] il quieto Achille, figlio di Afolabe,/ che non è mai salito in ascensore,/ che non aveva passaporto, perché l’orizzonte non lo richiede,” in cerca della sua identità e contrario alla sirena corruttrice del progresso. Achille, legato al suo mare e alle sue origini,  ama Elena, incarnazione dell’isola Santa Lucia, in origine chiamata  come lei e, ormai, altrettanto corrotta :

E in quel momento Achille fu preda di una pietà[3]
che superava il dolore. C’era quiete tra le nuvole,
e la luna in una sottoveste di seta bianca gli stava

sopra. “Cosa?” disse ”Perché sei così troia?”
Perché non mi lasci in pace e non vai a farti Ettore?
Quel corpo lo hanno arato più uomini che canoe il mare”.

La lancia del suo odio la penetrò senza rumore,
ma lei si avvicinò e gli si stese vicino, e giacquero
come due tronchi paralleli sulla sabbia chiara di luna.

Sentì gli alberi del fico abbracciarsi e sorrise quando
il primo gallo lo cornificò. Elena trovò la mano di lui
e la strinse. Achille si girò. Lei dormiva. Come una bambina.

Postfazione a Derek Walcott, Oméros,  Adelphi, 2003; a cura di Andrea Molesini

Da”326 poesie dal mondo per una storia d’amore”Onyx ed.e.book.
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli


[1] Postfazione a, Oméros,  Adelphi, 2003; a cura di Andrea Molesini.
[2] Oméros (1990) è un poema epico ispirato alla storia di Ulisse, ma ambientato ai giorni nostri a Santa Lucia. Non c’è un personaggio principale, ma tre filoni narrativi che talvolta si intrecciano: quello che narra l’amore per Elena dei due pescatori amici rivali Achille e Ettore, quello che racconta del sergente maggiore Plunkett e di sua Maud, e quello che riporta i commenti del narratore e i racconti dei suoi viaggi. L’opera è suddivisa in sette libri, divisi in sessantaquattro capitoli;i versi sono degli esametri imperfetti, organizzati in terzine secondo lo schema della terza rima, tipico della Divina Commedia. 
[3]Derek Walkott, ”E in quel momento Achille fu preda di una pietà”,Ibidem, Libro II, canto XXI, III, vv 25- 36. 



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