sabato 30 marzo 2019

La nuvola in Dai Shu Ting



ASIA

CINA

La nuvola in Dai  Shu Ting 

 E ora il punto di vista di Dai  Shu Ting,voce  femminile
del gruppo menglong :inquietudine che arricchisce il
segno di interrogazione con quelli di conclusionee stupore,
già racchiusi nel titolo. Orme sintetiche di un sentimento,
di una passione inafferrabili. L'attesa è qui sinonimo di
dovuto rispetto dell'intervallo necessario ad altri individui
per elaborare il proprio universo intimo pensante, da
trasformare poi in poesia.Nei suoi versi la nuvola ha la
funzione di utilizzare la sua dolcissima colorazione rosata
al crepuscolo di primavera per costruire la similitudine 
della tenera dolcezza delle gote di lei..

 12.Dai  Shu Ting 
Un’altra tendenza letteraria che si sviluppa nella
seconda metà degli anni Ottanta in Cina.Anche
nell’ ambito della poesia, si assiste  alla nascita 
di una nuova corrente, definita “poesia oscura”
(menglong), generata da giovani autori (tra cui 
Mang Ke che collaborò alla fondazione della la 
famosa rivista “Jintian”) che non obbediscono
più alle leggi del socialismo reale e del romanticismo
rivoluzionario imposte dal governo, ma che danno
libero sfogo a propri sentimenti personali attraverso
 una nuova forma espressiva  di tipo  moderno.
        Ora in Cina, dunque, coesistono diversi moduli
espressivi: realistico, romantico, surrealista,grottesco,
oscuro. Adesso i  nomi di Mang Ke e Dai Shu Ting 
appaiono accanto agli astri del firmamento cinese
ortodosso. Ma le scosse continuano, manifestando 
così la grande energia,  la possente vitalità 
della poesia cinese. Nuovi poeti balzano sulla scena
nella seconda metà degli anni '80. Sono definiti post-
Menglong e hanno in comune il rifiuto dell'etichetta
eroica, attribuita al gruppo Menglong. Apprezzano il 
surrealismo occidentale  e il lavoro per costruire una
nuova lingua poetica,mentre contestano, nello stesso
tempo, che la lingua da loro usata sia cinese 
europeizzato.Pensano che l'Occidente si sia limitato 
ad alimentare la loro anima senza minimamente 
influenzare la loro lingua.Nelle voci del gruppo post-
Menglong riscontriamo inevitabilmente un severo
 senso dell'esistenza non socializzata

?.! [1]

Allora è vero

tu mi aspetterai

aspetterai che io sparga tutti i semi del canestro

che io riaccompagni a casa l'ape selvatica smarrita

che sul tetto della barca, nella capanna, nella stalla


 si accendano piccoli lumi ad olio e torce

aspetterai che io leghi una finestra che sbatte luminosa o buia

e abbia smesso di parlare con gli spiriti luminosi o bui

aspetterai che la Grande Via[2] diventi canto

che l'amore cammini fin sotto al sole

quando il vasto Fiume d'argento ci separerà

tu ancora aspetterai paziente

che io costruisca una zattera fedele.


Allora è vero

non puoi rimangiarti la promessa

anche se le mie morbide mani sono già screpolate

e dalle guance sono scomparse le nuvole rosa della primavera

anche se il mio flauto soffia sangue


 e la neve ghiacciata non si scioglie prima

anche se alle spalle c'è una frusta e di fronte il precipizio

anche se il buio mi raggiunge prima dell'aurora

ed io e la terra ci immergiamo insieme

e non ho nemmeno il tempo di liberare l'uccello d'amore.

Ma per la tua attesa e fedeltà

sono io che

pago il prezzo del sacrificio.


Ora lascia che essi

sparino su di me

camminerò tranquilla in campo aperto

andando verso di te

il vento agiterà i miei lunghi capelli

e sarò il tuo giglio nell'acquazzone improvviso.[3]

Da”326 poesie dal mondo per una storia d’amore”
Onyx ed.e.book.
a cura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli




[1] Dai Shu Ting,” ?.!”,  da Poeti  cinesi nuovi, Op. cit.
[2] La soggettività pensante che diventa poesia.
[3] La poesia è del 30 aprile 1981.


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