domenica 13 luglio 2014

Poeti russi del '900.S.A.Esènin.11





Il Cremlino





Sì! Ora è deciso                                                    

Sì! Ora è  deciso. Irrevocabilmente
ho abbandonato i miei campi nativi.
Sopra di me con il fogliame alato
più non stormiranno i pioppi.

S’incurverà senza di me la bassa casa,
il mio vecchio cane da tempo è crepato.
Nelle strade tortuose di Mosca
Dio mi avrà condannato a morire.

Amo questa città rabescata,
sebbene floscia ,sebbene decrepita,
la sonnolenta Asia d’oro
dorme sulle sue cupole.

E quando a notte brilla la luna,
quando brilla ,il diavolo sa come,
io vado con la testa penzolante
per il vicolo nella nota bettola.

Chiasso e baccano in questo covo losco,
ma per l’intera notte sino all’alba
io leggo versi alle prostitute
e cionco a crepapelle coi banditi.


Il cuore palpita sempre più forte
e ormai parlo a sproposito:
- Anch’io come voi sono un uomo finito,
non potrò più tonare indietro.

S’incurverà senza di me la bassa casa,
il mio vecchio cane da tempo è crepato.
Nelle strade tortuose di Mosca
Dio  mi avrà condannato a morire.

                                                     1922.



La chiesa di San basilio di Mosca
Isadora Duncan e Sergeij Esènin a Mosca

Nessun commento:

Posta un commento