mercoledì 30 luglio 2014

Poesia neozelandese contemporanea.2.F.Adcock.2.


 A Heidi dagli occhi blu.



Quando ti sei tinta i capelli di blu
(o meglio, oltremare
sui lati rasati, con una cresta
di spuntoni neri in cima)
ti hanno mandato a casa da scuola
perchè, per come l’ha messa la preside,
anche se i capelli tinti non sono
esplicitamente vietati, i tuoi
non erano, comunque,
nei colori della scuola.
Lacrime in cucina,
tuo padre il liberale che telefona a scuola:
“Non è punk dentro, è solo una moda”.
(Tu ti sei asciugata gli occhi,
anche quelli non hanno i colori della scuola).
“Prima ne hai parlato con me …
abbiamo controllato le regole”. “E comunque,
papà,
è costato venticinque dollari.
Digli che non viene via
nemmeno se volessi provarci”.
Sarebbe stato scorretto ricordare
la morte di tua madre, ma la cosa
balenò dietro le discussioni.
La scuola non aveva nient’altro contro di te;
gli insegnanti ciarlarono e si arresero.
Il giorno dopo la tua amica nera si era
tinta i suoi
di grigio, bianco e giallo pallido
esattamente i colori della scuola:
un atto di solidarietà, una sapiente
presa in giro. La battaglia era già vinta.

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