mercoledì 25 dicembre 2013

Contaminazioni.33.USA.Ezra Pound.1.








                                                                    Ezra Pound


 EZRA POUND

Ezra Weston Loomis Pound è nato a Hailey, nell’Idaho, USA, nel 1885 e ha vissuto a Filadelfia. Giovanissimo viaggiò, in compagnia della vecchia prozia, in Europa e Tunisia. All’università si appassionò alla poesia provenzale e anglosassone, conobbe William Carlos Williams. Dopo un altro viaggio in Italia e Spagna, si trasferì definitivamente in Europa. Visse a Londra,dove cominciò a pubblicare e a svolgere un’infaticabile opera di scopritore di talenti (W.B.Yeats, James Joyce, Robert Frost, D.H.Lawrence, T.S.Eliot, ecc); nel 1914 con Hilda Dolittle e Richard Aldington lanciò l’Imagismo e contribuì alla nascita del  Vorticismo inglese. Studiando le carte e i materiali del sinologo Fenollosa, tradusse drammi e poesie orientali; si interessò di arti visive. Dall’incontro con T.S.Eliot, nacquero le poetiche della modernità. Nel 1921, si trasferì a Parigi dove frequentò scrittori e artisti. Poi, viaggiò ancora in Francia e in Italia, fino in Sicilia. Si trasferì a Rapallo dove visse fino alla morte, salvo negli anni di detenzione americana (1945-1958); a causa delle sue posizioni filo-mussoliniane e di alcune trasmissioni radiofoniche in cui aveva espresso posizioni antisemite , fu imputato di tradimento da parte del governo degli Stati Uniti. Durante il soggiorno obbligato, continuò a tradurre, comporre versi, scrivere lettere al mondo e incontrare altri poeti. Ottenne perfino dallo stesso governo che lo teneva prigioniero il Premio Bollingen. Visse gli ultimi anni in Italia sotto custodia della moglie, poiché era stato dichiarato legalmente incapace di intendere. Influenzò fortemente anche i poeti del dopoguerra e quelli della generazione beat. Memorabile l’intervista al Poeta che P.P.Pasolini registrò per la RAI, negli ultimi anni della sua vita. Morì a Venezia nel 1972.





Anche lui toccato dalla magia dell’haiku si è cimentato nella sua produzione.

               


                A una fermata del Métro
               L’apparizione di questi visi nella folla;
              petali sopra un umido ramo nero.








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