mercoledì 3 luglio 2019

56.Lunario. Sandro Penna

EUROPA


ITALIA

La luna in Sandro Penna
Ancora una volta la suggestione di un contrasto:
la meravigliosa serenità della luna contro il
febbrile agitarsi qui sulla terra,tanto insensato
da farla sorridere

58.Sandro Penna
Nasce a Perugia nel 1906.  Senza professione o mestiere determinati,
inizia a lavorare nella sua città natale in modo saltuario,facendo esperienza
in diversi mestieri. Lavora come contabile,commesso di libreria,correttore
di bozze e anche mercante d’arte.
Dopo l’incontro e la conoscenza di Umberto Saba ha modo di frequentare
il mondo dei letterati contemporanei:dal 1929 diventano regolari gli incontri
con i diversi artisti che frequentano il Caffè “Le Giubbe Rosse”.
           Aiutato da Giuseppe Ferrara e Sergio Solmi,Penna pubblica la sua prima raccolta
           di versi nel 1939;il successo gli apre le porte presso alcune importanti riviste
           dell’epoca come “Corrente”,”Letteratura”,”Il Frontespizio”,  il “Mondo”;
           su queste riviste durante gli anni ’40 appaiono alcune prose di Penna che
           saranno poi raccolte e pubblicate nel 1973 nel volume ”Un po’ di febbre.”
           Nel 1950 pubblica “Appunti”,suo secondo libro di versi.
           Dopo il racconto “Arrivo al mare”(1955) pubblica due opere che si riveleranno
           molto importanti nella sua produzione letteraria:”Una strana gioia di vivere”
           edito da Scheiwiller  nel 1956 e la raccolta completa delle sue poesie edita da
           Garzanti:per quest’ultima opera ottiene nel 1957 il”Premio Viareggio”
           L’identità letteraria e lo stile di Sandro Penna sono ormai maturi .I classici greci,
           ma anche Leopardi e Rimbaud fanno parte della sua cultura poetica. I suoi versi
           esprimono una purezza classica e assoluta,fatta di strofe brevi e versi musicalmente
           dolci. La sua poesia è spesso legata al tema dell’amore omosessuale e secondo alcuni
           rappresenta u vero e proprio contraltare di Eugenio Montale. Tra i sostenitori della
         “Passione e ideologia”(1960).Pasolini,parlando dello stile di Penna,ha modo di affermare:
         “… è un delicatissimo materiale fatto  di luoghi cittadini,con asfalto ed erba, intonaci di
         case povere,interni con modesti mobili,corpi di ragazzi coi loro casti vestiti,occhi ardenti
         di purezza.”
        Penna è un  esempio di libertà e di indipendenza che si sentono sincere
        e proprio e nel lavoro poetico ha vissuto anche a Milano per qualche tempo.
        Successivamente ha a lungo vissuto a Roma ,dove muore nel 1977.




Come è bella la luna di dicembre.

Come è bella la luna di dicembre
che guarda calma tramontare l'anno.
mentre i treni si affannano
a quei fuochi stranissimi ella sorride.

Sandro Penna     Da "Una strana gioia di vivere"
   


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