ASIA
INDIA
Confederazione
Indiana in cui la lingua hindi è con l’inglese una
delle due lingue ufficiali
L’hindi è parlato soprattutto negli
stati centro-settentrionali della confederazione.
PUNJAB
L’ombra
in BHAI VIR SINGH
Semplice elemento del paesaggio bucolico,che
addolcisce la sosta in un paese
dove
la calura è spesso incombente fin o ad opprimere.
17.BHAI VIR SINGH
E’ considerato il principe della
letteratura punjabi moderna in lingua punjabi . Poeta e prosatore,
premiato dalla Sahitya Academy.Non si è
mai lasciato limitare da frontiere o da barriere religiose.
Proprio
io vado alle loro porte.
Avevo portato gli agnelli al pascolo.
Stanca sotto il sole di mezzogiorno,
ero seduta su una pietra all’ombra di un albero.
O mio re,il tuo messaggero
mi ha fatto allora sentire il tuo
ordine;
“Stanotte,a mezzanotte,
bussa alla porta del mio palazzo,
il palazzo del re.
Il re in persona verrà ad aprire
la piccola porta dietro il suo palazzo.
Sì,sì,tu che giri strada per strada,
il re si è innamorato del tuo
corpo avvolto negli stracci ! ”
Ascoltando ho tremato,
è sopraggiunta poi la tristezza,
ho anche pensato che fosse un cattivo
scherzo.
Ma sono partita, a mezzanotte.
camminando e fermandomi
ora piena di dubbio, ora di gioia,
sono giunta fino alla tua soglia.
O mio re, apri la porta!
Per mia fortuna il cielo si è coperto di
nuvole.
E’ buio pesto dovunque.
Sdrucciolando sono arrivata.
Ho tenuto stretto a fatica sul cuore il
limbo delle mie speranze.
Sono arrivata alla soglia.
O mio re apri la porta !
Oh,è cominciato a piovigginare.
Soffia anche il vento.
O mio re,
scocca il fulmine in cielo
e squarcia l’esercito delle nubi,
lampeggiando abbaglia I miei occhi
e mi fa intravedere serrate le porte.
Son chiuse,o mio re,le tue porte.
Apri quelle porte sbarrate!
Dove sei? Perché restano chiuse?
Qui alla tua soglia mi sembra di morir
disperata!
e picchia sulla mia testa la pioggia.
Ma questa è la mia capanna,
una capanna di paglia.
E’ seduto qui il mio padrone,
il mio re, il re dei re.
come mai sei venuto in questa capanna?
Io ero tornata indietro, respinta ormai
dalle tue porte immote.
Mi ha detto il re nell’abbraccio:
“Chi mi ama,
chi va alla mia porta
per vedermi in qualche modo,
se sono proprio quelli che amo anch’io,
o vado allor alle loro porte .
Le loro sono le mie porte.”
Da “POESIA MODERNA INDIANA”Guanda ed.1966- Testi e note a cura di Maria
Gabriella Bruni