venerdì 10 gennaio 2020

24.-U:S.A.a.Hart Crane:I.Giardino astratto






24.-U:S.A.

a.Hart Crane:

Hart Crane nasce a Garretsville, Ohio,USA, nel 1899 e muore nel 1932.
Omosessuale, alcolizzato, inquieto, suicida a 33 anni. Pubblica nel 1930,
The Bridge”, complesso poema sinfonico dedicato ai miti dell’America,
riccamente metaforico. Il ponte è quello di Brooklyn, simbolo di slancio positivo
verso il futuro e unione con il passato, dell’America vecchia e di quella nuova.
La tensione del desiderio  diviene concreta in questi versi  attraverso  l’articolarsi
dell’immagine della mela che, lucente e calda, occhieggia tra le foglie al sole, stretta
tra i rami dell’albero, e che sogna di essere albero essa stessa, posseduta dal vento,
senza paura, in questo Giardino poco Terrestre e molto mentale.

I.Giardino astratto[1]

La mela sul suo ramo è il desiderio
di lei - sospensione lucente e mimica del sole.
Il ramo le ha tolto il respiro e la sua voce
nell’inclinarsi e levarsi su di lei di ramo in ramo,
articolata sordamente ecco le annebbia gli occhi.
La prigioniera dell’albero, delle sue dita verdi

giunge così a sognare d’essere divenuta un albero col vento
che la possiede e intreccia le sue vene giovani,
la stringe al cielo e al suo rapido azzurro, annegando
la febbre delle mani  nella luce
del sole. E non c’è in lei memoria, paura né speranza
oltre l’erba e le ombre distese ai suoi piedi





Hart Crane,”Giardino astratto”,dalla prima raccolta”White Buildings”,in Il ponte e altre poesie,a cura di Roberto Sanesi,Guanda,Collana La Fenice,1967.
                                                                                                                                                                                 

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