martedì 17 dicembre 2019

21.RUSSIA.b. Aleksandr Aleksandrovič Blok. I.L'accenno di un canto primaverile



b. Aleksandr Aleksandrovič Blok
 San Pietroburgo,(1880 – 1921)   poeta russo forse il più grande dell'epoca d'argento russa.
Blok sviluppò un complesso sistema di simboli poetici. Nelle sue prime opere, ad esempio,vento sta per l'appressarsi della Dama, mentre mattino o primavera sono i momenti in cui è più probabile che si riescano ad incontrare.Inverno e notte  sono i terribili momenti in cui il poeta e l'amata sono lontani l'uno dall'altra.Palude e fango  simboleggiano invece la vita di tutti i giorni, senza che sia illuminata da una luce spirituale

 

I.  L'accenno di un canto primaverile

Il vento portò da lontano
l'accenno di un canto primaverile,
chissà dove, lucido e profondo
si aprì un pezzetto di cielo.
In questo azzurro smisurato,
fra barlumi della vicina primavera
piangevano burrasche invernali,
si libravano sogni stellati.
Timide, cupe e profonde
piangevano le mie corde.
Il vento portò da lontano
le sue squillanti canzoni.
Il vento portò da lontano
l'accenno d'un canto d'aprile,
chissà dove, limpido e profondo,
si aprì un pezzetto di cielo.
In questa smisurata azzurrità,
fra i primi albori della primavera,
le bufere invernali piangevano,
si libravano sogni stellati.
Timide, cupe e profonde
le mie corde piangevano
Il vento portò da lontano
le tue canzoni squillanti.

                                             (da Il vento  portò da lontano)

Nessun commento:

Posta un commento