mercoledì 11 dicembre 2019

18.MESSICO.a.Octavio Paz.I. Acqua e vento







18.Messico
a.Octavio Paz
Octavio Paz, poeta, saggista e diplomatico, nasce a Città del Messico nel 1914 e muore a Città del Messico nel 1998.
Gli viene conferito il Premio Nobel per la Letteratura nel 1990.
Premio Nobel1990
Premio Miguel de Cervantes
Paz è un poeta messicano che fonde nella sua arte la cultura letteraria ispano-americana con la poetica surrealista e il pensiero orientale...
La sua scrittura è spesso tesa alla riflessione sulla poesia stessa...
Ebbi la fortuna di scoprirlo un pomeriggio d'estate, mentre vagavo fra gli scaffali della sezione di poesia della libreria della stazione Termini... Spesso le scoperte più piacevoli le si fa per caso...
"L'attvità poetica nasce dalla disperazione di fronte all'impotenza della parola e termina nel riconoscimento dell'onnipotenza del silenzio" "L'attività poetica nasce dalla disperazione di fronte all'impotenza della parola e termina nel riconoscimento dell'onnipotenza del silenzio"
( tratto da "Corrente alterna" )
*~*
I. Acqua e vento
Distesa d’acqua scintilli
sotto un fulmine lascivo
il mio pensiero azzurro e nero
Cammini per il bosco del mio sangue
alberi odorosi di sperma
alberi bianchi alberi neri
Abiti un rubino
instante incandescente
goccia di fuoco
incastonata nella notte
Corpo illimitato
in un’alcova minuta
Il mare ti solleva fino al grido più bianco
l’edera del gemito mi conficca le unghie nella nuca
il mare ti squarcia strappandoti gli occhi
torre di sabbia che si sgretola
i tuoi lamenti scoppiano e svaniscono
galli neri
cantano la tua morte e la tua risurrezione
Sul bosco carbonizzato
passa il sole con un’ascia
*
da “Salamandra” (1958-1961), in “Octavio Paz, Vento Cardinale e altre poesie”, “Lo Specchio” A. Mondadori Editore, 1984 – Traduzione di Franco Mogni

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