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ASIA
Karnataka (Federazione indiana)
Lo specchio in Cennavir Kanavi
Lo specchio è anche qui lo strumento perfetto per cantare con il suo riflesso lo splendore
infinito dell'oceano e del cielo che fedelmente testimoniano la merasviglia della natura tutta.
Cennavir Kanavi,poeta di lingua kannada della famiglia dravidica tamil.,nello stato Karnataka,nel sud ovest del subcontinente indiano
Oceano d’occidente.
I
Quest’oceano,
quel cielo
a bocca aperta si
contemplano per ingoiar l’infinito.
Quanti giorni e quante
notti
sul dorso delle onde
avanzano per annegare la
deserta terra del dolore.
Tutte le stagioni insieme
han tuonato
dalla bocca dei fiumi.
Le montagne sono rimaste
indietro,
ignote come un mistero.
Sale e scende quaggiù
l’impero del verde.
Guarda! L’oceano,specchio infinito,
riflette lo splendore del
cielo.
Abbiamo i due termini del
confronto,
altri pretesti non servono.
II
Guarda là!
Si è alzata
l’isola,fermandosi per respirare.
Dorme profondamente
l’azzurro.
Libere,spiegando le vele,
le barche hanno cavalcato
le onde
e,fendendo la corrente,sono
salite fino all’orizzonte.
La ferita sull’acqua
scompare in un attimo.
Oggi che profondo silenzio
in questa riva d’occidente!
Una baia
o una nave che oscilla.
Il suo cuore accoglie mille
onde di speranza di vari paesi.
e quei cavalloni spumosi
scrivono sulla porta il
loro diario.
III
E’ la festa delle barche,
giunte dopo aver cavalcato flutti e flutti:
il grido di gioia del
pescatore,
il pesce che salta,
il pesce che danza.
Guarda,quel pesce che
faceva le beffe è finito anche lui nella rete!
Il gabbiano con un pesce
nel becco è volato via.
Invano guizza il prigioniero nella rete.
I ragazzi dei pescatori gli
son sopra;
posson prendere solo quei
doni che l’oceano vuole offrire.
IV
Pare che proprio ieri ci
sia stata una guerra
per distruggere la dinastia
d’Adamo.
Pare che il Cielo sia
venuto a rubare
la pace del mondo intero.
Come se non bastassero poi
la terra ed il cielo,
anche nell’oceano è caduta
una scintilla.
Dobbiamo protegger noi
stessi.
Una galleria solca l’acqua
nascosta .
Emozione nelle navi.
Intorno parecchi cannoni.
Lassù dal cielo la civiltà
ha fatto cadere una pioggia
di bombe.
Pare che il cielo si
squarci.
Un’esplosione ha violato anche la riva del mare.
La sua lingua ha provato
le munizioni della guerra.
Non basta ancora tutto
questo?
V
Quest’oceano,
quel cielo
stanno a bocca aperta per
ingoiar l’infinito,
per cancellare l’età della
geografia:
non sono per annegarsi l’un
l’altro?
Dall'antologia "Poesia moderna indiana" a cura di maria Gabriella Bruni - ed.Guanda Da Poesia moderna indiana ,ed.Guanda-
A cura di Maria Gabriella Bruni
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