venerdì 15 ottobre 2021

90.Ed ecco allora, in Liberia, Bai T. Moore[1].

 

          Ed ecco allora, in Liberia, Bai T. Moore[1]. Con l’indipendenza è giunta l’ora decisiva per l’Africa. Nella sua opera poetica sembra voler far rivivere i sentimenti di quegli africani partecipi ancora del passato, ma nello stesso tempo protesi verso il futuro. Questo dualismo si rileva specie quando,seguendo la tradizione dei cantastorie tribali, compone poesie su temi di immediata attualità o di più vasto impegno morale e umano.


Lamento di un amante[2]

 

Fatuma! Anche se è difficile separarsi

Dai ricordi di amore leale

Non posso cambiare il cuore di tuo padre

La cui prova di ricchezza è la tua gioventù.

Speriamo che in qualche altro mondo

Io vinca ancora il tuo tenero amore

E ti porti una serena felicità.

 



[1]Bai Tamia Johnson Moore nasce a Gola fra Monrovia e Tubmanburg, Liberia. Ministro degli affari culturali del suo paese fino alla morte, che avviene a Monrovia nel 1988.

[2]Bai T. Moore,”Lamento di un amante”, da Voci d’Africa-poesia africana di lingua inglese, op.cit. Generalmente ogni fanciulla africana è un pegno di ricchezza per il capo –famiglia, in quanto il giovane che vuole ottenerla in sposa deve versare a quest’ultimo un considerevole quantitativo di beni o una certa somma di danaro. Si può supporre che l’autore non sia stato in grado di versare la somma richiesta.

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