giovedì 14 ottobre 2021

89.… e per quella anglofona la Nigeria con Michael Echeruo

 

 

      … e per quella anglofona la Nigeria con  Michael Echeruo [1]

 

Ninnananna.[2]

 

Ora il sole scende

Nella vallata

Dietro le palme

Gli stormi stanno per rientrare

 

Presto il canto del gallo

L’ultimo canarino al suo posto

Il quinto dito succhiato

 

Cani, montoni e bambini

Vicino al focolare

Si addormentano senza rimproveri

II

Quante lucciole volano

Nei tuoi occhi

Vicino alla sabbia delle danze

sotto una falce di luna

III

Il sole è passato

Nella scura vallata

Più lontano dei nostri amori/oltre …

Delle arcate di radici

dell’albero dei diavoli

 

Era il tuo pomeriggio

L’amore viveva nei tuoi occhi

 

Ora il sole è tramontato

la giovane luna si è alzata

falce così verginale.

 

         Anzitutto emerge la differenza  fra gli intellettuali anglofoni e francofoni. Ed era prevedibile. Se, infatti, la Francia  aveva mirato a  creare una classe dirigente nera, insegnando  con la lingua anche a pensare  e aveva selezionato con estremo rigore  l’élite da formare  nelle università parigine, la Gran Bretagna si era limitata a prestare la propria lingua . Per questo gli intellettuali africani anglofoni erano prevalentemente rimasti nei loro paesi, dove avevano potuto mantenere più stretti contatti  con le comunità autoctone e con la tradizione orale e avevano aspramente criticato i loro omologhi francofoni  per essersi  lasciati metropolizzare.



[1] Michael Echeruo  nasce nel 1937. Universitario e critico. Capo dipartimento d’inglese all’Università di Ibadan. Insegna poi inglese alla Syracuse University(N.Y).

[1] Michael Echeruo,”Ninnananna” ( Lullaby), da “West African Verse”-Longman-1967.Trad dall’ingl. di Etienne Galle: Berceuse in Poésie d’Afrique au sud du Sahara - 1945-1995, a cura di Bernard Magnier,.Actes Sud, Éditions UNESCO, 1995. Trad. dal fr. di Maria Gabriella Bruni.

 

 

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