sabato 23 febbraio 2013

La Terrasanta . (2).

Ori Bernstein











Poeti israeliani.




         Ecco ora un poeta più giovane che rappresenta l’amore come un reticolo di instabili equilibri,all’interno della fragile realtà della coppia,dove il rapporto tra le due componenti appare come un continuo trovarsi per poi perdersi,a rappresentare  una condizione infelice per difficoltà a comunicare. Ori  Bernstein[1]:                          



Poesia Semplice.[2]        
Crescono i coralli ogni giorno.
La tua carne si riduce.
Prima che ci circondi tutt’intorno
La polvere o il caldo di quest’unica terra
A noi consueta,consentimi soltanto
Di farti una carezza vana
Di spruzzarmi su di te come un’esile fontana
Di acqua o di luce. Une saison en l’enfer
Forse in selvagge città oscure 
Esistono figure
Di noi due più gagliarde.
Agli occhi tuoi gli stranieri
Sempre svelano misteri
E forze che non ho.
E prima che il tuo petto caschi,che il tuo occhio si offuschi
E che la polvere ti corra incontro,passeremo
Una tranquilla serata
In questa nostra patria bruciacchiata
In cui mi consentirai di calmarti
Con mano a te come il tuo corpo nota.

O ancora:


E tuttavia ti ho sognata[3]
A cavallo di una moto
Vestita di ciarpame scintillante e sulla faccia avevi
Una maschera d’oro come quella di Agamennone,
passavi con fracasso,gioiosa.

Non un sogno di morte,dal momento
Che le tue cosce abbracciavano voluttuose il veicolo
E una delle tue mani mi salutava
E la maschera sottile sventolava

Quasi respirasse per conto suo.

E tuttavia mi sei passata davanti,
galoppando spietata alle tue faccende,
e la strada alle tue spalle si riempiva tutta di polvere
e di avanzi del tuo odore e di galline in fuga.
     
       Con i poeti delle generazioni più recenti il paesaggio si fa urbano,con  interni. Il paesaggio e la natura,sia pure vissuti con il rimpianto del passato,scompaiono definitivamente. L’eros è molto più carnale,aggressivo,problematico e sofferto,all’interno di uno spazio “bruciacchiato”,rumoroso e pieno di polvere e di un tempo che corre via veloce e ci fa galoppare spietati e frettolosi agli impegni e rende presto il seno vizzo e lo sguardo velato dalla vecchiaia,senza aver avuto il tempo di rendersene conto . 


[1]  Ori Bernstein nasce a Tel Aviv nel 1936,figlio di un industriale. Ha studiato giurisprudenza all’Università Ebraica di Gerusalemme ed ha aperto uno studio legale a Tel Aviv nel 1960. Dal 1967 al 1990 è direttore generale del complesso industriale Amcor e ,contemporaneamente redattore di una collana per ragazzi di un’importante casa editrice israeliana.Ha insegnato scrittura creativa nelle università di Tel aviv e Beer Sheva.Ha diretto con Natan Zach la rivista letteraria Yochani e attualmente insegna Letteratura  Ebraica all’università Ben Gurion del Negev e continua la sua attività di legale. Ha pubblicato 13 volumi di poesie,un romanzo,una raccolta di saggi,un libro di viaggi e tre libri per bambini. Ha anche tradotto poesie italiane,francesi e inglesi in ebraico tra cui di Rimbaud e una raccolta di Yeats.Le sue poesie sono state tradotte in 15 lingue.
[2]Ori Bernstein,Poesia semplice ,in “Poeti israeliani”,op. cit.
[3] Ori Bernstein,E tuttavia..”,in Poeti Israeliani”.Ibidem.

1 commento:

  1. Ho ripreso la scrittura del racconto "Le due finestre"(2) nel blog:
    marielbrubazar.blogspot.com ;
    Ti incuriosisce leggerlo?
    Se accetti l'invito,buon divertimento!

    RispondiElimina