venerdì 22 febbraio 2013

Il secolo d'argento. (1)

I poeti spagnoli del secolo d'argento.



   Durante la cena Gordon le ha poi raccontato che gli è stato offerto un posto nella neonata succursale a Londra della casa editrice sudafricana. Un posto di Direttore della divisione europea della piccola, ma audace casa editrice, ormai abbastanza conosciuta nelle varie Fiere del Libro del continente africano e pronta a farsi conoscere anche in Europa. Il proprietario, giovane e deciso alle sfide, era finora riuscito ad evitare che la sua Unicorn di  Città del Capo diventasse la sede locale di qualche multinazionale europea o americana. Un’avventura, insomma , ma forse proprio il cambiamento che Gordon sta cercando da un po’.
           Aveva chiesto del tempo per definire l’addio al suo incarico al British Council e poi sarebbe stato pronto a cominciare la nuova impresa. Certo, Gordon sa che il mondo letterario-editoriale di Londra non è facile nei suoi intrichi di potenti agenti letterari sciacalli, autori vanitosi, lettori smaliziati e tante case editrici piccole e rampanti, o grandi e onnipotenti.
            -Insomma, ci faremo  concorrenza, caro Gordon! Allora, alla tua! - e Zoé aveva brindato insieme a lui al successo e al futuro di Gordon direttore.
           L’indomani sono pronti  a sperimentare con gli altri lettori-passeggeri  le sorprese -  la grande festa in piazza con musica, poesie, letture e spettacoli di strada - che Barcellona ha preparato e, una volta a terra, la città in festa li accoglie magnifica.
           Ma anche gli organizzatori della crociera letteraria hanno un omaggio per ricambiare. Hanno infatti viaggiato a bordo, oltre agli scrittori, editori, giornalisti, librai e lettori,  alcune rappresentanti  delle Donne di Carta[1], un gruppo di persone amanti della letteratura, nato qualche anno fa a Roma, su ispirazione dell’analogo modello spagnolo, già affermato.
           Sono donne entusiaste delle loro letture al punto di volerne estendere il piacere ad altri appassionati, andando in giro a dire pagine dei loro libri preferiti, gratuitamente, con il solo obiettivo di  condividere ed estendere l’emozione per una bella pagina.
          In un Belvedere con la vista sulla città e sul mare,ecco le Donne di carta,quasi senza essere annunziate, disporsi  in semicerchio,come un’apparizione surreale di fiaba, per prepararsi ad offrire  una selezione di testi poetici dei  grandi maestri spagnoli  da loro più amati. Non vogliono applausi, chiedono soltanto un’intensa attenzione. A cominciare è una voce fresca, cristallina, che scandisce la formula che ciascuna di loro tornerà ogni volta a ripetere: “Sono il ...’ Terzo ricordo’ , che Rafael Alberti [2] ha dedicato a G. A. Béquer[3]  con il  frammento di un suo  verso in epigrafe:  








Rafael Alberti


Terzo Ricordo [4]                                                                                     
                                             G. A. Béquer‘… dietro il ventaglio di piume d’oro …’    


Ancora i valzer del cielo non avevano sposato il gelsomino e la neve,                                        
né i venti riflettuto la possibile musica dei tuoi capelli
né decretato il re che la violetta si seppellisce in un libro.
No.
Era l’età in cui viaggiava la rondine
senza le nostre iniziali nel becco.
In cui  convolvoli e campanule
morivano senza balconi da scalare né stelle.
L’età
in cui sull’omero d’un uccello non c’era fiore che posasse il capo
allora, dietro il tuo ventaglio, la nostra prima luna.
                                                                                                                                                         
           I versi volano leggeri  nell’aria con le loro incredibili immagini; anche gli occhi chiari della giovane Donna di Carta sembrano esprimere meraviglia e incanto.


[1] Dette anche Persone -libro,da quando anche qualche uomo si è aggiunto al gruppo.
[2] Rafael Alberti,nasce a Puerto de Santa Maria,vicino a Cadice,Andalusia,Spagna,nel 1902e muore nel paese natale nel 1999.
[3] Poeta spagnolo del XIX s.
[4]Da:”Tre ricordi del cielo”in ‘Degli Angeli’,a cura di Vittorio Bodini, Einaudi editore.1976.Le liriche degli angeli sono state composte nel 1929.




(continua)

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