Io preferivo la spiaggia
sabbiosa, nelle cui rare pozze
le anatre, a gara, nuotavano
e le tartarughe prendevano il sole,
dove le poche barche da pesca
si riparavano, di sera,
all’ombra dei cespugli.
Tu preferivi la riva alberata,
dove le ombre si addensavano
nei boschetti di bambù, dove
le donne giungevano con i secchi
lungo i sentieri tortuosi.
Il fiume stesso scorreva tra noi,
cantando a tutte e due le sponde
la stessa canzone.
Io ascoltavo, seduto sulla sabbia,
sotto le stelle, tutto solo.
Tu ascoltavi, seduta sul bordo
della discesa, fin dalla prima
luce del mattino.
Tu non sapevi, però, quello
che sentivo, e anche per me era
un mistero il segreto che
quel canto t’affidava.
- da Dono d’amore -
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