A casa mia [1]
Nella mia casa lei verrà
d'altronde non è la mia casa
non so di chi è
sono entrato così un giorno
non c'era nessuno
solo peperoncini rossi attaccati
al muro bianco
son restato a lungo in questa
casa
nessuno è venuto
ma tutti i giorni e tutti i
giorni
io l'ho attesa.
Non facevo niente
cioè niente di serio
talvolta la mattina
lanciavo gridi di animali
urlavo come un asino
con tutte le forze
e questo mi faceva piacere
e poi giocavo coi piedi.
Sono molto intelligenti i piedi
Vi portano lontano
e poi quando non volete uscire
restano lì, vi tengono compagnia
e quando c'è la musica ballano
non si può ballare senza di
loro.
Bisogna essere stupidi come
l'uomo lo è così spesso
per dire cose tanto stupide
come stupido come i piedi gaio
come un fringuello
il fringuello non è gaio
è soltanto gaio quando è gaio
e triste quando è triste o né
gaio né triste
forse che si sa cos'è un
fringuello
d'altra parte non si chiama
realmente così
è l'uomo che ha chiamato
quest'uccello così
fringuello fringuello fringuello
fringuello
Come son curiosi i nomi
Martino Ugo Vittorio il nome
Bonaparte Napoleone il nome
perché così e non così
un gregge di bonaparte passa nel
deserto
l'imperatore si chiama
Dromedario
ha un cavallo cassa e cassetti
da corsa
lontano galoppa un uomo che non
ha che tre nomi
si chiama Tim Tam Tom e non ha
un gran nome
un po' più in là ancora c'è uno
qualunque
molto più in là ancora c'è uno
qualunque
molto più lontano ancora c'è una
cosa qualunque
e poi che può fare tutto
questo
Nella mia casa tu verrai
e quando sarai entrata nella mia
casa
ti leverai tutti i vestiti
e resterai immobile nuda in
piedi con la tua bocca rossa
come i peperoncini rossi appesi
al muro bianco
e poi tu ti sdraierai ed io mi
sdraierò accanto a te
ecco
nella mia casa che non è la mia
casa verrai.
‘ L'attesa della donna amata
ha come sfondo questa casa enigmatica, senza padrone … Ma come non riconoscere
i segni del Sud mediterraneo con i suoi muri calcinati e abbaglianti su cui
spicca la macchia rossa della treccia di peperoncini messi a seccare al sole?
Una spezia che accende la fantasia nell'attesa. Del resto che può fare un
innamorato che aspetta la sua lei, ma non sa quando possa arrivare? Non riesce
a concentrarsi su niente, si trastulla, anche coi piedi, e poi comincia a
cavillare tra sé fino a che la fantasticheria diventa un godibilissimo nonsenso
che lo aiuta a rinfrancarsi, a scacciare quell'ansia che si insinua inquietante
e, agli ultimi versi, dove torna ad augurarsi il suo arrivo, la sente più
vicina. Ora può darle del tu, rivolgersi direttamente a lei e riuscire a
materializzare la visione del suo corpo nudo e trionfante, all'interno della
casa misteriosa e accogliente, con la bocca generosamente rossa proprio come la
treccia di peperoncini appesa al sole.
[1] 'Dans ma maison ' di Jacques Prévert da "Paroles", Le point du jour, NRF,
Gallimard 1949; trad. di M.G. Bruni.
www.youtube.com/watch?v=puxdDuKY6ag
Sono in preparazione e sarà prossimamente pubblicata nel blogger gabysouk oppure in bazar
RispondiEliminauna serie di post per un viaggio all'interno del mito da oriente a occidente.Spero che i miei amici lettori trovino interessante questa nuova lettura!