Ori Bernstein |
Poeti israeliani.
Ecco ora un poeta più giovane che rappresenta l’amore come un reticolo
di instabili equilibri,all’interno della fragile realtà della coppia,dove il
rapporto tra le due componenti appare come un continuo trovarsi per poi
perdersi,a rappresentare una condizione
infelice per difficoltà a comunicare. Ori
Bernstein[1]:
Crescono i coralli ogni giorno.
La tua carne si riduce.
Prima che ci circondi tutt’intorno
La polvere o il caldo di quest’unica terra
A noi consueta,consentimi soltanto
Di farti una carezza vana
Di spruzzarmi su di te come un’esile fontana
Di acqua o di luce. Une saison en
l’enfer
Forse in selvagge città oscure
Esistono figure
Di noi due più gagliarde.
Agli occhi tuoi gli stranieri
Sempre svelano misteri
E forze che non ho.
E prima che il tuo petto caschi,che il tuo occhio
si offuschi
E che la polvere ti corra incontro,passeremo
Una tranquilla serata
In questa nostra patria bruciacchiata
In cui mi consentirai di calmarti
Con mano a te come il tuo corpo nota.
O ancora:
E tuttavia ti ho sognata[3] –
A cavallo di una
moto
Vestita di ciarpame
scintillante e sulla faccia avevi
Una maschera d’oro
come quella di Agamennone,
passavi con
fracasso,gioiosa.
Non un sogno di morte,dal
momento
Che le tue cosce
abbracciavano voluttuose il veicolo
E una delle tue
mani mi salutava
E la maschera
sottile sventolava
Quasi respirasse
per conto suo.
E tuttavia mi sei
passata davanti,
galoppando spietata
alle tue faccende,
e la strada alle
tue spalle si riempiva tutta di polvere
e di avanzi del tuo
odore e di galline in fuga.
Con i
poeti delle generazioni più
recenti il paesaggio si fa urbano,con
interni. Il paesaggio e la natura,sia pure vissuti con il rimpianto del
passato,scompaiono definitivamente. L’eros è molto più
carnale,aggressivo,problematico e sofferto,all’interno di uno spazio
“bruciacchiato”,rumoroso e pieno di polvere e di un tempo che corre via veloce
e ci fa galoppare spietati e frettolosi agli impegni e rende presto il seno
vizzo e lo sguardo velato dalla vecchiaia,senza aver avuto il tempo di
rendersene conto .
[1] Ori Bernstein
nasce a Tel Aviv nel 1936,figlio di un industriale. Ha studiato giurisprudenza
all’Università Ebraica di Gerusalemme ed ha aperto uno studio legale a Tel Aviv
nel 1960. Dal 1967 al 1990 è direttore generale del complesso industriale Amcor
e ,contemporaneamente redattore di una collana per ragazzi di un’importante
casa editrice israeliana.Ha insegnato scrittura creativa nelle università di
Tel aviv e Beer Sheva.Ha diretto con Natan Zach la rivista letteraria Yochani e
attualmente insegna Letteratura Ebraica
all’università Ben Gurion del Negev e continua la sua attività di legale. Ha
pubblicato 13 volumi di poesie,un romanzo,una raccolta di saggi,un libro di
viaggi e tre libri per bambini. Ha anche tradotto poesie italiane,francesi e
inglesi in ebraico tra cui di Rimbaud e una raccolta di Yeats.Le sue poesie
sono state tradotte in 15 lingue.
[2]Ori Bernstein,Poesia semplice
,in “Poeti israeliani”,op. cit.
Ho ripreso la scrittura del racconto "Le due finestre"(2) nel blog:
RispondiEliminamarielbrubazar.blogspot.com ;
Ti incuriosisce leggerlo?
Se accetti l'invito,buon divertimento!