giovedì 7 luglio 2022

346..Joy Harjo .Ad Alva Bensin e a coloro che hanno imparato a parlare.

 346..Joy Harjo .

Ad Alva Bensin e a coloro che  hanno imparato a parlare..


E la terra parlò quando li nacque.

sua madre la sentì. Rispose in navajo

mentre si accovacciava a terra

per partorire. Fu in questo momento che accadde,

in questo momento partorendo sempre se stessa

tra le gambe delle donne.


O forse fu all'ospedale italiano 

di Gallup. La terra continuò a parlare sotto

la calce e il cemento :Lei spingeva contro

le staffe di metallo, e la legarono

perché continuava a palare con le mani quando

le soffocarono le grida . Ma ol corpo continuò

a parlare e la bambina nacque tra le loro

mani, e la bambina imparò a parlare 

in entrambe le voci.


Crebbe parlando navajo ed inglese

e vide la terra mutare e trasformarsi intorno a lei

con gente di paesi e città

che imparava a non udire la terra roteante

sotto di sé. Lei imparò a parlare  per la terra,

la voce che veniva fuori da lei come radici

a lungo assetate d'acqua. Anche sua figlia

nacque come lei era nata in un luogo o nell'altro

o dappertutto, cosicché poté mettersi in cammino, irrompere

in quel suono che aveva sempre udito,

una voce d'acqua, simile agli dei che al tramonto

tessono in una luce scarlatta.


La bambina ora sente i nomi  nel sonno.

Si mutano in altri nomi, e in altri.

E' la terra che mormora, ed  il Monte St.Helen

erompe come il moto d'armonia di una creatura che si gira

nel ventre  di sua madre aspettando di nascere

per cominciare un'altra volta.

E noi proseguimmo, continuando a partorire e a guardare

noi stesse morire, ancora e ancora.

E la terra che ruota sotto di noi

continua a parlare.


Joy Harjo(1951,Greek),nata a Tulsa in Oklahoma è stata docente presso  if American Indian Arts e le università dell'Arizona, del Colorado, del New Mexico .Dopo essersi dedicata per alcuni anni allo studio del sassofono, Joy Harjo è ora anche una musicista di talento, come dimostra la recente scelta di poesie The Woman Who fell From the sky(1994)corredata da una cassetta in cui la lettura  dei testi è accompagnata dalla musica jazz scritta da lei e dai membri del suo gruppo "Poetic Justice"La sua produzione  è raccolta in cinque volumi  The Last Song (1975),What Moon Drove Me to This?(1979) She Had Some Horses(1083)(1983) In Mad Love and War(1990) e Secrets From The Center Of The World (1989) che è la riuscita combinazione  tra i suoi testi poetici e le fotografie del territorio Navajo ad opera  di Stephen Strom, un astronomo della       University of Massachussets.                                       











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