domenica 20 dicembre 2015

Per introdurre all'ultimo nato.la prefazione di Dacia Maraini.

La prefazione di Dacia Maraini


326 poesie dal mondo per una storia d'amore:
 le innumerevoli declinazioni dell’amore
Un esperimento riuscito il percorso intrapreso da Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli, che con arte hanno saputo coniugare prosa e poesia, dando vita a una storia coinvolgente. L’idea innovativa di inserire un’antologia della poesia mondiale nella cornice di una storia d’amore ha in realtà radici lontane. Un tale affondo nella tradizione nulla toglie all’originalità dell’operazione, che assume, ovviamente, tutt’altro carattere.
Due appassionati professionisti delle humanae litterae, Zoé e Gordon, ci guidano nel ricchissimo viaggio e ci aiutano ad attraversare il vasto campo della poesia mondiale. Il cammino del lettore, accompagnato dai suoi anomali Virgili, si fa piacevole, alleggerito dal vivace parapiglia amoroso dei due personaggi, ma allo stesso tempo non rinuncia a soste di riflessione, analisi, affinamento degli strumenti critici.
Le due autrici sono forti di una più che trentennale esperienza didattica e hanno qui calibrato con sapienza le sfide interpretative offerte al lettore, accompagnandolo in un graduale crescendo di complessità.
Una delle prime riflessioni proposte è lo studio delle relazioni tra canzone e poesia. A questo proposito vengono presentati e messi a confronto due cantautori popolari come De André e Paolo Conte e sono spiegate le ragioni per cui anch’essi devono essere considerati, a buon diritto, poeti. Da queste premesse, accattivanti anche per il lettore meno informato, prende poi avvio il discorso sulla poesia comunemente intesa. Le autrici non rinunciano a fornire, in nota, una ricchissima e aggiornata bibliografia, utile all’approfondimento, e neppure rinunciano a costellare i discorsi dei loro colti personaggi di citazioni raffinate e sempre molto appropriate.
L’opera, nel suo insieme si presenta divisa in tre sezioni: “L’incontro”, che è l’incontro tra Gordon e Zoé, ma anche quello tra il lettore e la poesia, “L’innamoramento” e “Il desiderio”, una climax cui corrisponde l’intensificarsi delle analisi, sempre più ricche e raffinate.
Si segue con piacere la vastità della ricerca e la presenza di molte voci femminili, poetesse spesso sconosciute in Italia anche ai lettori più attenti e specializzati. Penso a Maram al-Masri, Joumana Haddad, Dorothy Livesay e a molte altre voci che, insieme a quelle più note (Sibilla Aleramo, Anna Achmatova, Marcia Theophilo e tante e tante), arricchiscono il coro di questa vasta antologia.
Le due autrici mostrano, sia nella scelta dei testi che nella caratterizzazione di Gordon e Zoé, capacità di mimesi e conoscenza delle dialettiche umane. Il racconto è tenuto vivo da numerosi cambi di ritmo e da un fantasioso susseguirsi di situazioni in cui la poesia, che permea la vita dei personaggi, affiora e diviene protagonista. Alcuni temi importanti emergono negli articolati sentieri dell’antologia: ci si sofferma sulla persecuzione politica dei letterati, sull’esilio, la censura, la condizione della donna. Sono discusse anche questioni critiche di grande interesse: la traduzione, la rima, le relazioni tra significante e significato, la transcodifica tra sistemi di scrittura differenti e molto altro.
Sono importanti, com’è giusto per un’antologia di poesia d’amore, le riflessioni sulla rappresentazione del corpo: la focalizzazione su parti anatomiche inattese, come i piedi ad esempio, i differenti approcci che attraversano le culture e le sensibilità, ora carnali, ora mistiche, sensuali.
Nella consapevolezza che scegliere significa anche eliminare, la selezione delle liriche deve essere stata ponderata e tormentata, ma le autrici hanno offerto un’opera di spessore critico e di indubbia utilità: le tonalità riprodotte sono moltissime, dalle intense poesie di Campana, con le sue rose fatte di sangue e lagrime e sfiorite al sole tra i rovi, all’amore tutto da riscrivere del poeta cinese Bei Dao.
Potrei continuare con numerosi esempi di componimenti, poetesse e poeti che è un piacere leggere e conoscere, rileggere e riconoscere, perché meticolosa e instancabile è stata l’opera di ricerca e di scrittura di Maria Gabriella Bruni e Isabella Nicchiarelli, lascio però ai lettori la curiosità e il desiderio di immergersi in queste acque imprevedibili e avvolgenti, nelle innumerevoli declinazioni dell’amore.  
Dacia Maraini



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