martedì 22 dicembre 2015

18.Rilke.La solitudine è come la pioggia.orig./trad.




 

La solitudine è come la pioggia.
Si alza dal mare verso sera;
dalle pianure lontane, distanti,
sale verso il cielo a cui da sempre appartiene.
E proprio dal cielo ricade sulla città.
 
Piove quaggiù nelle ore crepuscolari,
allorché tutti i vicoli si volgono verso il mattino
e i corpi, che nulla hanno trovato,
delusi e affranti si lasciano l'un l'altro;
e persone che si odiano a vicenda
sono costrette a dormire insieme in un letto unico:
 
è allora che la solitudine scorre insieme ai fiumi.
 
Die Einsamkeit ist wie ein Regen.
Sie steigt von meer den Abenden entegegen;
von Ebenen, die fern sind und entlegen,
geht sie zum Himmel, der sie immer hat.
Und erst vom Himmel fällt sie auf die Stadt.
...
Regent hernieder in den zwitterstunden,
wenn sich nach Morgen wenden alle Gassen
und die Leiber, welche nichts gefunden,
enttäuscht und traurig von einander lassen;
und wenn die Menchen, die einander hassen,
in einem Bett zusammen schlaffen müssen:

dann geht die Einsamkeit mit den Flüssen.

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