mercoledì 23 dicembre 2015

19.Rilke.Come ho patito ciò che ha nome addio.




Come ho patito ciò che ha nome addio.
E ancora so: un oscuro, implacabile, un crudele
qualcosa, che una forma in armonia composta
mostra ancora una volta e porge e lacera.
Come indifeso la guardavo mentre
lasciandomi partire mi chiamava e restava
quasi fosse tutte le donne in una,
ma bianca e piccola e non più che questo:
un saluto già non più a me rivolto,
replicato in silenzio – quasi già
inesplicabile: un susino forse,
onde un cuculo spiccò brusco il volo.

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